La linea è chiara e ha l’appoggio dell’esecutivo e del Comitato tecnico scientifico: l’Italia si affiderà ai cittadini spioni-delatori per fermare le feste private, che saranno vietate con il Dpcm che sarà approvato stasera.

L’annuncio è arrivato nella serata di domenica dal ministro della Salute Roberto Speranza, ospite su Rai3 a ‘Che tempo che fa’, che ha annunciato chiaramente di voler “incidere su alcuni pezzi della vita delle persone che consideriamo non essenziali”. Tra queste appunto le feste private, ritenute da Cts e governo occasione di contagio.

Il governo quindi entra a gamba tesa nella sfera privata dei cittadini, chiarendo di volersi affidare ai vicini di casa ‘spioni’ per mettere un freno alle feste private, data l’impossibilità di fatto per le forze dell’ordine di controllare le abitazioni di 60 milioni di persone.

“È chiaro che aumenteremo i controlli, ci saranno le segnalazioni. Io mi fido molto anche dei genitori e nel momento in cui si dà un’indicazione formale io sono sicuro che la maggior parte delle persone la seguirà”, ha detto Speranza evocando lo stato di polizia e mettendo i cittadini l’uno contro l’altro.

LA POLEMICA SULLO SPORT – Sempre nella giornata di domenica era nata un primo fronte di scontro per la circolare del Viminale inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi. La direttiva rende obbligatoria l’uso della mascherina all’aperto per l’attività motoria e non per quella sportiva. La circolare fa alzare numerosi scudi, tra cui quello di Matteo Renzi che in un tweet giudica la misura “assurda”, ‘invitando’ il governo a ritirarla “subito”.

A stretto giro arriva la precisazione dal ministero dell’Interno: “Per attività motoria si intende la mera passeggiata e non la corsa, anche quella svolta con finalità amatoriali, in quanto riconducibile ad attività sportiva”. Salvi quindi jogging e footing.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia