La polemica
Lotteria per le dosi di vaccino, in Germania esplode il caso delle case di riposo
Non è tutta ‘rose e fiori’ la campagna di vaccinazione anti-Covid in Germania. Nel Paese riferimento per l’Europa in molti ambiti, anche quello sanitario, il piano messo a punto dal governo della cancelliera Angela Merkel deve fare i conti con un caso che rischia di provocare un terremoto politico.
Nelle case di riposo per anziani vi sarebbe infatti una sorta di lotteria per decidere chi viene vaccinato e chi no. A denunciare il tutto l’ex segretario di Stato del ministero della Sanità, Lutz Stroppe. Su Twitter Stroppe ha denunciato la situazione che si sarebbe verificata nella struttura in cui si trova la madre di 88 anni: “Le vaccinazioni sono iniziate questa settimana. Ma le dosi non bastano, e ora si tira a sorte chi deve essere vaccinato prima. La buona educazione mi impedisce di illustrare i miei sentimenti”.
Il noto giornale tedesco Bild ha rincarato la dose evidenziando come denunce simili siano arrivate da altri utenti di Twitter, che sotto il post di Stroppe hanno raccontato episodi dello stesso tipo. Lo stesso tabloid ha chiesto all’ex segretario di Stato di fare il nome dell’ospizio, ma “”persone del suo entourage affermano che teme rappresaglie nei confronti di sua madre”, specifica la Bild.
Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Commissione Sanità del Bundestag, Erwin Rueddel: “In alcune strutture, le dosi vengono somministrate in modo arbitrario dalle squadre addette alle vaccinazioni a persone che non fanno parte dei gruppi prioritari. I Laender devono essere chiamati alle loro responsabilità”.
Secondo l’ultimo conteggio del centro epidemiologico nazionale tedesco, il Robert Koch Institut, al primo gennaio erano poco più di 165mila le vaccinazioni effettuate in Germania: circa la metà, 71mila, sono pazienti delle case di riposo, 39mila sono ultra-ottantenni.
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