Oggi è stato registrato “il numero massimo di vittime dall’inizio dell’emergenza: sono 993 in 24 ore”. Inoltre risulta che “un nostro concittadino ogni 36 è stato contagiato”. Lo ha detto il commissario Domenico Arcuri durante la conferenza stampa sull’emergenza Covid. Il commissario ha detto che nella seconda fase del piano saranno coinvolt anche medici di famiglia, farmacie e unità mobili per raggiungere anche le zone più impervie.

L’annuncio arriva dopo che, questa mattina, Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del comitato tecnico scientifico (Cts) aveva parlato della data di avvio: “Il 29 dicembre e e 12 gennaio l’Ema si pronuncerà sulla documentazione fornita da Pfizer e Moderna sui vaccini anti Covid. Questo dovrebbe consentire di avere 3,4 milioni di dosi per vaccinare 1,7 milioni di persone. Nella seconda metà di gennaio è previsto l’inizio delle vaccinazioni, poi le dosi disponibili aumenteranno e, entro fine estate o inizio autunno, dovremmo aver completato la somministrazione della più grande campagna di vaccinazione di massa che abbia mai avuto corso nel Paese”, ha detto l’esperto parlando ad Agorà su Rai 3.

In merito alle somministrazioni Arcuri ha parlato di un “patentino sul vaccino”: “Certamente nel sistema informativo ci sarà un’evidenza di tutte le persone che si sono vaccinate. Non sono in condizioni di rispondere a questioni che hanno a che fare con le leggi o l’etica su cosa sia possibile poter fare o no se si è vaccinati o meno. Ma la mia riflessione è che davvero non riesco a capire per quali ragioni, se non per alcune tipologie di persone, la gente dopo quasi un anno passato in queste condizioni dovrebbe non avere voglia di farsi il vaccino”.

“Nell’ambito del piano vaccini, c’è un sistema informativo che prevede alcune fasi fondamentali, che sono la distribuzione e il tracciamento del vaccino man mano che viene movimentato sul territorio: per questo è prevista la prenotazione, l’accettazione e l’erogazione. Ci sarà anche farmacovigilanza, follow up e l’integrazione con i sistemi sanitari nazionali e con le anagrafe vaccinali, che hanno una dimensione regionale. Il team di somministrazione sarà composto da un medico e quattro infermieri oltre a personale amministrativo e operatori socio sanitari”, ha detto Arcuri durante l’audizione.

Quanto ai tempi, ha confermato ciò che aveva anticipato Locatelli: “A cavallo tra il secondo e il terzo trimestre del prossimo anno saremo potenzialmente in condizione di vaccinare la totalità della popolazione. In merito all’immunità di gregge gli esperti scientifici ci dicono che almeno il 60% dei cittadini dovrà essere vaccinato. Noi auspichiamo che anche grazie a una campagna di comunicazione massiva si possano superare le remore che ci sono, non so bene quanto, rispetto alla ritrosia a sottoporsi al vaccino”, ha detto Arcuri.

“Proprio adesso alleggerire le misure di contenimento significherebbe rischiare con buona probabilità addirittura la terza ondata. Sarebbe davvero complicato realizzare la più grande vaccinazione di massa nel pieno della terza ondata”, ha aggiunto Arcuri.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.