Il precedente risale all’11 aprile 2022, durante un incontro sulla guerra in Ucraina (“Tutta un’altra storia. Un approccio multidisciplinare al conflitto russo-ucraino”), in un liceo di Bari. Al tempo Luciano Canfora, filologo, storico, saggista, professore emerito dell’Università della stessa città aveva definito Giorgia Meloni come una «Neonazista nell’animo». Le elezioni non erano poi così vicine ma la leader di Fratelli d’Italia stava già preparando la sua ascesa a Palazzo Chigi. Ora, il prossimo 16 aprile, in un’udienza predibattimentale, Canfora sarà chiamato a rispondere di quelle parole.

L’attacco a Meloni

Nel suo discorso agli studenti, l’attacco a Meloni venne affondato senza mezzi termini: “Anche la terribile e sempre insultata leader di Fratelli d’Italia, trattata di solito come una mentecatta, pericolosissima, siccome essendo neonazista nell’animo, si è subito schierata con i neonazisti ucraini, è diventata una statista molto importante ed è tutta contenta di questo ruolo”. Quel giorno furono in tanti a prendere le distanze dal filologo, a cominciare dalla dirigente scolastica Giovanna Griseta. Ma “il termine ‘neonazista’ – fece notare Canfora – è un’altra cosa rispetto a ‘nazista’. Neonazista è uno che non accetta e non rispetta l’unità del genere umano e che riguardo al fenomeno migranti si esprime in maniera bellica. Questa è la mia obiezione e il motivo per cui  io approdo al concetto di neonazista, perché rassomiglia a quell’atteggiamento mentale secondo cui alcuni esseri umani sono di serie B”. Non fu dello stesso avviso Giorgia Meloni, che scelse di querelarlo per diffamazione, con tanto di annuncio pubblico con un post su Facebook: “Parole inaccettabili ancora una volta pronunciate da una persona che si dovrebbe occupare di cultura e formazione e che invece finisce a fare becera propaganda a giovani studenti”.

Canfora: “Una valutazione politica non può costituire reato”

Già all’epoca dei fatti, Canfora si mostrava tranquillo davanti al pericolo del futuro giudizio: “Neonazista è diverso da nazista. Una valutazione politica in termini di metafora politologica non può costituire reato, qualunque giurista lo sa. Cerchiamo di ragionare in termini razionali e non emotivi. Le parole vanno apprezzate nella loro esattezza. Esistono tanti movimenti neonazisti in tutto il mondo e partiti neonazisti negli Stati Uniti d’America e altrove”.

Solidarietà per Canfora

Intanto, circa 30 associazioni e organizzazioni e oltre 250 cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti del filologo. Il giudizio di Canfora «sulle idee e sui sentimenti dell’on. Meloni – scrivono i firmatari –  va ricompreso nel legittimo esercizio della critica politica, e l’opinione da lui espressa in quella circostanza può essere discussa, non certo ritenuta del tutto infondata oppure motivata da una semplice volontà denigratoria. Desideriamo manifestare la nostra piena solidarietà con Luciano Canfora – concludono i sottoscrittori del documento – non soltanto perché stimiamo profondamente la sua levatura di studioso, ammiriamo la sua indiscutibile onestà intellettuale e la sua passione civile, ma anche perché siamo consapevoli che il bersaglio ultimo dell’azione legale intrapresa dall’on. Meloni è il diritto costituzionalmente garantito alla libertà di pensiero e di opinione”.

Redazione

Autore