Ancora numerosi sbarchi, ancora tragedie in mare. Continua a salire il numero di migranti che in questi giorni sta attraversando il Mediterraneo dal continente africano per cercare di raggiungere la nostra penisola. E non sempre – ammesso che l’imbarcazione regga – l’arrivo sulla terra ferma è tranquillo. Come è accaduto a una bimba di due anni e alla madre, arrivate questa mattina a Lampedusa in condizioni gravi. Le due, sbarcate insieme ad altri migranti, avrebbero bevuto per più giorni acqua di mare.

Entrambe sono state portate in elisoccorso negli ospedali Di Cristina e al Civico di Palermo. La bimba ha un edema polmonare, è in coma ed è stata intubata. Gravi anche le condizioni della madre che, come riporta La Repubblica, non è in pericolo di vita e chiede di vedere la figlia.

Non si sono fermati gli sbarchi a Lampedusa nel cui hotspot, questa mattina, si trovavano 748 persone a fronte dei 350 posti disponibili. In diciannove a bordo di un barchino sono stati intercettati da una motovedetta della Guardia costiera al largo dell’isola. Poco dopo sono stati soccorsi altri tredici migranti, tra cui cinque donne e due minori, che da ieri sera erano scortati dal veliero Nadir della Ong Resqship.

“Più di 12 ore dopo la prima chiamata di emergenza – ha spiegato Resqship – la Guardia Costiera ha salvato le 13 persone. Dopo una lunga comunicazione triangolare tra Nadir, Malta e Italia, ora abbiamo reagito, finalmente! Siamo delusi da quanto tempo abbiamo dovuto aspettare”.

Tutti i migranti sono stati poi accompagnati nell’hotspot di contrada Imbriacola, mentre per tutta la giornata sono proseguiti i trasferimenti disposti dal Prefetto di Agrigento per alleggerire la struttura.

Questa mattina 110 persone sono state imbarcate sul traghetto di linea Paolo Veronese diretto a Porto Empedocle. Trasferiti con un volo charter a Potenza per il successivo rimpatrio 25 tunisini.

Intanto continuano le ricerche di eventuali dispersi dopo che ieri una unità mercantile in navigazione a circa 40 miglia a sud ovest di Trapani, in area Sar italiana, ha avvistato in mare e tratto in salvo un migrante, recuperando nello stesso tempo un cadavere.

Giunta la segnalazione da parte della nave alla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma, sono scattate nell’area le attività di ricerca. Il giorno prima, spiega la Guardia costiera, erano stati recuperati altri due cadaveri.

Si pensa dunque a un naufragio avvenuto nei giorni scorsi e che le correnti abbiano spinto i cadaveri verso le coste siciliane. Sul posto sono state inviate dalla Guardia costiera di Palermo, che ha coordinato le operazioni, motovedette da Mazara del Vallo e Trapani ed elicotteri della Guardia di finanza e dell’Aeronautica militare.