L'errore in una risposta all'interrogazione di Fossi
Meta di Zuckerberg come Meta di Reggio Emilia, la ‘gaffe’ del governo Meloni sui licenziamenti di Facebook: il ministero confonde le aziende…

Meta di Mark Zuckerberg e Meta System, ‘anonima’ azienda con sede a Reggio Emilia, pari sono. Almeno per il governo Meloni, che in risposta ad una interrogazione parlamentare presentata dal deputato del Partito Democratico Emiliano Fossi, che chiedeva lumi sui prossimi licenziamenti della società proprietaria di Facebook, WhatsApp e Instagram, ha clamorosamente confuso il gigante californiano con la più piccola, per usare un eufemismo, azienda emiliana.
Il ‘problema’ nasce dall’interrogazione di Fossi sui possibili licenziamenti presso la sede milanese di Facebook/Meta, dopo che l’azienda madre a inizio novembre, come ricordato dallo stesso deputato Dem nell’interrogazione, ha annunciato “il taglio del 13 per cento del personale, quantificato in oltre 11mila dipendenti. Nonostante la maggior parte dei dipendenti di Meta si trovino negli Stati Uniti, esistono sedi nazionali anche in Italia”.
“Da quanto emerge dai media – ricorda il deputato PD – la sede italiana di Milano sarà interessata da 22 licenziamenti a fronte di 127 dipendenti. E non è ancora chiaro cosa succederà ai dipendenti al termine della procedura di licenziamento collettivo”, scrive Fossi nell’interrogazione.
A replicare è il ministero del Lavoro guidato da Marina Calderone. Nella risposta scritta, come non manca di sottolineare lo stesso Fossi, si parla invece di una “unità produttiva” in via Oberdan a Reggio Emilia.
Il ministero annuncia anche un “verbale d’accordo” in cui “l’intervento della cassa integrazione straordinaria è richiesto per un numero massimo di 41 lavoratori”. Mentre l’azienda “si impegna a ricollocare su unità produttive site in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano di esuberi. Allo stato”, si legge nella risposta a Fossi, “non sono state invece riferite analoghe iniziative rispetto alla sede di Milano, né l’Ispettorato del lavoro di Milano ha comunicato sussistere precedenti ispettivi per quanto riguarda la società Meta”. E conclude nella risposta all’interrogazione: “Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fatto presente che non è stato attivato un tavolo ministeriale che coinvolge la sede della multinazionale Meta, dichiarandosi disponibile a valutare iniziative finalizzate alla salvaguardia dell’attività aziendale e alla tutela del perimetro occupazionale”.
Una ‘gaffe’, se così vogliamo chiamarla, che Fossi commenta con ironia sui social: “Con la…meta questo governo ha dei problemi: non ne raggiunge mai una. Anzi, raggiunge sempre quella sbagliata. Come con la benzina: Meloni voleva ridurne il costo, non mi pare che sia andata così. Hanno fatto confusione, anche stavolta”, scrive su Facebook.
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