Elon Musk ha twittato: “The bird is free”. E l’uccellino è quello del simbolo di Twitter, il social network di cui il miliardario statunitense ha ultimato l’acquisizione chiudendo l’accordo da 44 miliardi di dollari. La trattativa si trascinava da fine aprile. E la prima notizia, oltre a quella dell’acquisto, è la pulizia che l’imprenditore, già proprietario di Tesla e Space X e uomo più ricco al mondo, ha avviato: quattro dirigenti dell’azienda sono stati silurati. Si tratta del CEO Parag Agrawal, del direttore finanziario Ned Segal, del consigliere generale Sean Edgett e dell’avvocata a capo del team legale di Twitter e della divisione “trust and safety” Vijaya Gadde. A quanto emerso nelle scorse ore i quattro sarebbero stati quasi accompagnati fuori dalla sede, scortati dalla sicurezza.

Musk si era presentato ieri presso la sede di Twitter con un lavandino di ceramica in mano e aveva postato il video scrivendo “let that sink in”, un gioco di parole traducibile con “pensateci un attimo” o come “digerite questa notizia” che letteralmente si legge “fate entrare quel lavandino”. L’acquisto di Twitter da parte dell’imprenditore è stato una specie di saga cominciata all’inizio del 2022: a gennaio aveva cominciato ad acquistare azioni, ad aprile Twitter aveva accettato la proposta di acquisizione, Musk aveva dopo cominciato a seminare dubbi sull’accordo sostenendo che la società non aveva divulgato adeguatamente il numero di spam e account falsi sul servizio.

Dopo aver minacciato l’annullamento dell’accordo, il social network lo aveva citato in giudizio, sostenendo che “si rifiuta di onorare i suoi obblighi nei confronti di Twitter e dei suoi azionisti perché l’accordo che ha firmato non serve più i suoi interessi personali”. A inizio ottobre Musk aveva annunciato di voler proseguire l’acquisizione a 54,20 dollari per azione, il prezzo originale, se il servizio di messaggistica sociale abbandona il contenzioso. Un giudice del Delaware, Chancery Court aveva allora stabilito che la data ultima per fare l’accordo sarebbe stata quella del 28 ottobre. Altrimenti: processo.

Twitter al momento impiega oltre 7.500 persone, oltre 200 milioni di utenti giornalieri, un fatturato di 5,08 miliardi di dollari. Il social ha però arrancato negli ultimi anni a crescere e a trovare nuove fonti di reddito. Il tema più dibattuto per quello che riguarda l’acquisizione da parte del miliardario è stato però l’approccio alla moderazione dei contenuti: Musk si è detto più volte un “assolutista della libertà espressione”. Lo scorso maggio aveva detto di voler riammettere nella piattaforma l’ex presidente degli USA Donald Trump – che era stato bandito per alcuni tweet che legittimavano l’assalto al Congresso americano del 6 gennaio 2021.

Dopo la notizia dell’acquisizione da parte di Musk sono apparsi sul social diversi tweet esultanti di utenti di destra e ultradestra che da tempo denunciano di essere discriminati sulla piattaforma. Giovedì scorso il miliardario aveva scritto un messaggio in cui rassicurava gli inserzionisti sul fatto che il servizio non si sarebbe trasformato in “un paesaggio infernale libero per tutti, dove tutto può essere detto senza conseguenze!”. Musk ha detto a ottobre di voler trasformare Twitter in una “super-app” all’interno della quale gli utenti possano fare anche molte altre cose oltre che a postare. Ha definito Twitter come “la piazza cittadina digitale, dove un’ampia gamma di opinioni può essere discussa in modo sano, senza ricorrere alla violenza”. Il miliardario statunitense ha subito modificato la sua bio sul social in “Chief Twit”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.