Liberale e moderata, socialista e cattolica
Milano avanguardia della moderazione solo con una cittadinanza informata e consapevole

Milano nel Novecento è stata incubatore di molte cose, certamente del fascismo, certamente della nascita della Lega che pur essendo un movimento nato nel contado e non nelle città ha trovato in Milano la prima esperienza di governo rilevante nella sua storia politica, certamente del ruolo e dell’esplosione di Silvio Berlusconi come attore politico rilevante che ha segnato 30 anni di storia d’Italia. Ma è stata anche un faro di moderazione e di pragmatismo nella politica italiana.
Non penso solo al riformismo municipale di tradizione socialista e alla tradizione illuminista, laica e repubblicana: Milano è anche la città di un cattolicesimo liberale attento allo sviluppo e all’equità sociale. Milano è la città della fraternità, la città che fa del suo tratto liberale, repubblicano e democratico una delle forze più rilevanti della propria tradizione politico intellettuale. Purtroppo, negli ultimi anni, anche il nostro laboratorio politico è stato inquinato dalla polarizzazione. Lo scontro ideologico ha preso il sopravvento sul confronto costruttivo, rendendo più difficile affrontare le sfide che abbiamo davanti.
Oggi, però, sembra che Milano voglia riconquistare il suo ruolo di avanguardia della moderazione. Questo richiede una classe politica responsabile e lungimirante, capace di mettere da parte le differenze per trovare soluzioni condivise. Ma non basta. Per costruire una politica davvero inclusiva e partecipativa, è necessario investire nella formazione culturale e civica dei cittadini. Solo una cittadinanza informata e consapevole può essere protagonista attiva della vita pubblica, contribuendo a plasmare il futuro della nostra città.
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