Si tratterebbe di un velivolo della Guardia Costiera, che però smentisce
Naufragio di Cutro, svolta nelle indagini. Tre sopravvissuti testimoniano: “Un elicottero volava sul barcone”. Ma la Guardia Costiera smentisce
Tre sopravvissuti alla tragedia raccontano di aver visto un elicottero della Guardia Costiera sorvolare l’imbarcazione, poi naufragata, per ben due volte nelle ore precedenti al disastro. Ora si cercano riscontri nei piani di volo.
Arriva una svolta nelle indagini sul naufragio di Cutro del 26 febbraio scorso. Sarebbero, infatti, emerse tre nuove testimonianze, di tre alla tragedia sopravvissuti ascoltati dai legali torinesi.
Così come riporta, oggi, fra gli altri quotidiani, il Corriere della Sera, i tre sopravvissuti avrebbero testimoniato in inglese e in faro, mentre si trovavano in due diversi campi di accoglienza nel nord della Germania, dove risiedono tuttora. Si tratterebbe di due donne e di un uomo, che riferiscono di aver visto un elicottero bianco, con la coda rossa, in volo sul battello carico di migranti per ben due volte, prima che si schiantasse contro una secca. Le parole dei tre sopravvissuti sarebbero state videoregistrate e tradotte.
A largo di Cutro, lo ricordiamo, è avvenuto uno del naufragi più drammatici della cronaca recente, con 94 morti, dei quali 35 bambini. Solo 80 persone si sono salvate.
Secondo la testimonianza dei sopravvissuti, l’elicottero avrebbe sorvolato il barcone prima che fosse buio, alle 19 del 25 febbraio circa: questa la ricostruzione dei legali. Poi lo hanno avvistato di nuovo di notte, probabilmente intorno alle 22. Quindi, l’avvistamento sarebbe avvenuto circa 4 ore prima che un velivolo di Frontex segnalasse l’imbarcazione e più o meno 9 ore prima del naufragio.
I sopravvissuti ricordano che in tutti e due i casi gli scafisti hanno fatto entrare subito sotto coperta i migranti per nasconderli. Nella registrazione della deposizione consegnata in Procura, di cui il quotidiano La Stampa asserisce di avere copia, si vede che un sopravvissuto indica l’immagine di un elicottero della Guardia Costiera.
Dettagli emersi solo ora, a distanza di mesi, casualmente, mentre i legali tentavano di ricostruire cosa fosse accaduto prima del naufragio. I magistrati cercano ora riscontri. Verranno quindi acquisiti i piani di volo degli elicotteri della Guardia Costiera per verificare le testimonianze raccolte.
In giornata arriva, però, la smentita da parte della Guardia Costiera. “In merito alla notizia rilanciata questa mattina da alcune testate giornalistiche, riguardante la presunta presenza in volo il 25 febbraio di un elicottero della Guardia costiera italiana, in prossimità del barcone successivamente naufragato a Cutro la mattina del 26 febbraio, si smentisce – come risulta dagli ordini di volo delle basi aeree della Guardia costiera – che ci fossero in volo elicotteri della Guardia costiera italiana, così come invece riportato dalle testimonianze citate dagli stessi quotidiani nazionali”. Lo fa sapere la Guardia costiera italiana.
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