Sarebbe sempre più vicina una nuova stretta del governo per contrastare la quarta ondata da covid-19 in Italia. Il bollettino del ministero della Salute ieri ha riportato quasi 171mila nuovi contagi, mai così tanti dall’esplosione della pandemia, e 259 vittime, mai così tante dallo scorso aprile. Il tasso di positività al 13,9% mentre crescono i ricoverati con sintomi e gli ingressi in terapia intensiva.

Si decide quindi sulle regole sulla scuola e ieri il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha ricevuto a Palazzo Chigi il ministro della Salute Roberto Speranza, quello all’Istruzione Patrizio Bianchi e il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. A tenere banco è soprattutto l’obbligo vaccinale.

Dovrebbero tenersi oggi un nuovo consiglio dei ministri e la cabina di regia: l’obiettivo delle misure è scongiurare il picco di contagi atteso a fine mese. Al momento, riporta l’Ansa, tra le ipotesi in campo spunta l’obbligo vaccinale per i soggetti più fragili, a rischio, come gli over 60. Un’alternativa all’imposizione del Super Green Pass – vaccino o guarigione dal covid-19 – ventilata nei giorni scorsi a tutti i lavoratori. Gli italiani in questa fascia d’età che ancora non hanno ricevuto una dose di siero anti-covid sono circa un milione e 200mila.

Le Regioni chiedono provvedimenti immediati e “ritengono che l’attuale andamento epidemico necessiti di una profonda rivalutazione complessiva di tutti gli aspetti di gestione della pandemia, rivalutazione che deve partire da un preciso punto della situazione, anche in termini di proiezioni e simulazioni degli scenari di breve, medio e lungo termine”. Il Corriere della Sera scrive che non è escluso che l’obbligo del Green Pass rafforzato possa venire imposto a partire dagli over 50.

Il cdm non è stato tuttavia ancora convocato e potrebbe essere anticipato da una cabina di regia. Restano distanze problematiche nella maggioranza. Forza Italia è per l’obbligo a tutti i lavoratori, contrari Lega e Movimento 5 Stelle, dubbi sollevati anche dal Partito Democratico che invece spinge per l’obbligo vaccinale. Si potrebbe procedere per categorie, come avvenuto già per i sanitari e il personale scolastico, le forze dell’ordine e i lavoratori esterni delle Rsa. A queste categorie potrebbero aggiungersi i lavoratori negli impianti sportivi, circoli e palestre, dipendenti che hanno contatti con il pubblico e soggetti fragili, allenatori di squadre sportive.

A partire dal 10 gennaio, scrive il Corriere, i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno intanto prenotare la terza dose del vaccino anti-covid. Appena il 10% della popolazione tra i 5 e gli 11 anni ha ricevuto una dose di vaccino. Dal primo febbraio la validità del Green Pass scende da nove a sei mesi.

Maggioranza divisa anche sullo smart-working: il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta si è mostrato inamovibile, contrario a qualcosa di simile a un ritorno al lockdown di inizio 2020. Favorevole al lavoro a distanza invece il M5s. Una circolare del ministro chiarirà che “fino al 31 marzo la differenza fondamentale per lo smart working tra pubblico e privato sta nell’obbligatorietà, per il settore pubblico, dell’accordo individuale, mentre nel settore privato è ancora ammessa la forma semplificata di smart working, senza necessità di accordo individuale”. Il tetto nel pubblico resta del 49% dei dipendenti, nel privato può arrivare fino al 100%.

Dell’obbligo vaccinale si è parlato anche in Conferenza Stato Regioni: l’adozione della misura è tutt’altro che agile, anzi al momento esclusa, considerate anche le pulsioni No Vax che attraversano il Paese. I dati dicono però che in terapia intensiva finiscono 526 non vaccinati over 60 su un milione contro i 33 immunizzati su un milione. La priorità per la scuola è quella di restare in presenza: lo ha ribadito anche il ministro Bianchi. La proposta delle Regioni prevede lo stop alla frequenza con un solo alunno positivo; la soglia è aumentata a due per le scuole primarie e secondarie di primo grado per gli studenti di età inferiore ai 12 anni e a tre per i maggiori di 12 anni.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.