Le altre Olimpiadi
Olimpiadi, Conte vince l’oro del post più rapido. Ma non è soltanto una gara di velocità
Ogni minuto conta. I leader politici italiani competono per l’attenzione dei follower sui social: festeggiare gli atleti insieme ai propri seguaci permette di cavalcare l’onda dell’emotività, forte ma evanescente
Dopo Nicolò Martinenghi, Thomas Ceccon e la meravigliosa squadra femminile della spada, con Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria, è Giuseppe Conte a salire sul gradino più alto di un podio. Il presidente del Movimento 5 Stelle, infatti, tra tutti i leader politici che hanno provato a mettere il cappello sui successi degli azzurri impegnati ai giochi di Parigi, vanta fino a oggi il primato della rapidità. Conte è riuscito a pubblicare il suo entusiasmo e la sua ammirazione per gli atleti che hanno conquistato l’oro olimpico, anticipando i post della premier Giorgia Meloni, così come quelli di Matteo Salvini e di Matteo Renzi e lasciandosi alle spalle anche i contenuti del ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Mentre, al momento, si sono tenuti completamente lontani dalle scie dei successi olimpici, scegliendo di non pubblicare nulla, sia Elly Schlein che Carlo Calenda e altrettanto hanno fatto anche i leader più a sinistra, come Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.
Per dare fondatezza al primato virtuale di Giuseppe Conte è utile andare a recuperare la cronologia dei post, a partire proprio dall’ultima medaglia d’oro conquistata dalle spadiste sulla pedana del Grand Palais, che ospita le gare a cinque cerchi. Il post pubblicato sull’account X dall’ex premier è delle 21.47, quindi, stando ai cronometraggi ufficiali rilevabili dal sito web dei Giochi, esattamente diciotto minuti dopo la stoccata vincente, la trentesima, che Alberta Santuccio ha inferto alla francese Auriane Mallo-Breton. A distanza di cinque minuti dalla pubblicazione di Conte, precisamente alle 21.53 del 30 luglio scorso, è arrivato invece il post del leader leghista, mentre quello pubblicato dall’account di Giorgia Meloni è delle 22.13, quindi con un distacco di 26 minuti dal post di Conte. Infine, c’è quello di Matteo Renzi che ha pubblicato alle 22.42, cioè poco più di un’ora dopo l’ufficialità della terza medaglia d’oro conquistata dall’Italia.
Prima di andare a cronometrare anche le pubblicazioni fatte in occasione delle due medaglie d’oro vinte dall’Italia nel nuoto, è opportuno però precisare che quella dei leader non è per nulla una gara di velocità, un capriccio o uno sfizio puerile a chi arriva per primo all’incoronazione di un Ceccon o di un Martinenghi. In questo caso, invece, la posta in gioco per la quale si compete è ben altra e di certo molto più importante di una semplice testimonianza formale: i leader puntano a portarsi a casa la parte più interessante dell’attenzione dei follower, quella in cui la molla dell’istintività e dell’emotività rilascia la quantità più forte di dopamina. In quei pochi minuti successivi a un singolo episodio che ha catturato una quota rilevante della nostra attenzione digitale, diventa strategico esserci, risulta determinante e fondamentale dimostrare vicinanza e comunanza al sentire collettivo, perché se ci si incunea in quelle reazioni emotive, che vale la pena rammentare evaporano in tempi brevissimi, significa dar prova di quanto il leader viva le stesse emozioni e gli stessi sentimenti di ciascun follower.
Ecco perché, in questi casi e in tanti altri che innescano polarizzazioni emotive, la velocità del post non è una banale corsa a tagliare per primi il traguardo, quanto in realtà a fortificare nelle tribù digitali la certezza che quel leader è effettivamente un follower primus inter pares, condizione irrinunciabile per essere percepiti non solo vicini, ma soprattutto credibili. Mentre Thomas Ceccon alle 21.29 di lunedì 29 luglio, al termine della vittoriosa finale dei 100 metri dorso, guardava estasiato il tabellone dei tempi della Defense Arena, dopo 14 minuti l’account di Giuseppe Conte si apprestava a pubblicare il post di felicitazioni per il campione olimpico. Con una reattività comunque buona, ma in ogni caso più lenta rispetto a quella del leader pentastellato, troviamo i due post di Giorgia Meloni e di Antonio Tajani, entrambi pubblicati sulle rispettive bacheche alle 23.29. Mentre, dopo la medaglia d’oro conquistata da Nicolò Martinenghi, nella finale dei 100 metri rana, è proprio il leader forzista a battere sul tempo tutti gli altri, a cominciare dai colleghi del centrodestra: il post di Tajani è delle 22.11, quindi poco meno di mezz’ora dopo il risultato ottenuto in vasca dal nuotatore azzurro, quello di Giorgia Meloni è delle 22.35 e, infine, il post di Matteo Salvini è datato sempre 28 luglio, ma viene pubblicato alle 23.52.
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