Che Gabriele e Marco Bianchi, accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, conducessero una vita di sfarzo, questo era noto a molti che li conoscevano. Basta dare uno sguardo sui loro profili Facebook: donne bellissime, abiti firmati, gioielli, yacht, vacanze di lusso, persino a Positano. Ma nonostante questo il loro padre chiedeva il reddito di cittadinanza per tutta la famiglia. E per ottenere la cifra più alta avevano dichiarato di essere nullatenenti.

Ma le foto non sono passate inosservate e la Guardia di Finanza ha iniziato a indagare e ha scoperto il misfatto. Per questo motivo ha chiesto al pubblico ministero il sequestro dei beni dei due fratelli e ha chiesto di estendere lo stesso provvedimento a Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, anche loro arrestati per aver partecipato al pestaggio del 21enne Willy, che quella notte perse la vita sotto le botte dei quattro balordi.

Il reddito di cittadinanza era stato concesso nonostante i Bianchi avessero precedenti per rissa e spaccio di stupefacenti. Subito sono partite le indagini per scoprire se le famiglie avessero consegnato documenti falsi e se siano stati effettuati controlli prima della concessione del reddito.

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