“E’ indagato per un reato pesante, mi sa che alla fine dieci anni se li fa… Magari gli danno il ‘concorso’, ma 4 o 5 anni mi sa che se li fa. Un po’ di galera gli farà bene, comunque, magari si raddrizza“.

Sono le parole, riportate da Repubblica, di Stefano Pincarelli, 57enne genitore di Mario, finito insieme ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi in carcere per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso di botte a Colleferro (Roma) nella notte tra sabato e domenica. Il quarto, Francesco Belleggia, è agli arresti domiciliari.

“Hanno detto – continua il genitore di Pincarelli – che Mario è saltato sopra il corpo di Willy, ma sono sicuro che non è così. Per fortuna ci sono testimoni che dicono le cose come stanno. Certo non sono troppo ottimista”.

Un’intervista realizzata da Paolo G.Brera ad Artena, il piccolo comune vicino Colleferro dove risiedono i quattro componenti del gruppo che ha pestato a morte Willy, intervenuto per difendere un amico.

Stefano Pincarelli ha un passato difficile: “Ho fatto qualche guaio, sono stato in carcere, ma poi ho messo su famiglia, sono diventato una persona come tutte le altre: nessun genitore addestra i figli a comportarsi come hanno fatto mio figlio e i suoi amici, tutte le sere gli fai raccomandazioni ma purtroppo poi succedono ‘ste cose… Lo abbiamo mandato a scuola, per tre anni ha fatto la professionale poi ha detto ‘lasciamo perdere, non sono fatto per studiare’. Ma da allora ha sempre lavorato. È bravissimo, gli stavano per rinnovare il contratto”.

Secondo il suo racconto “Mario si è rovinato quando è cominciata quella rissa” perché “ha preso le parti di quel Belleggia, quello che ha cantato…”. Da domenica scorsa sua moglie “sta con gli occhi fissi aperti e non parla più. È venuta tre volte l’ambulanza. La ricoverano di continuo. Ci dispiace più per quel ragazzo morto che per il figlio che sta in galera”.

Poi l’accusa ai carabinieri (“Ci sono liti tutte le sere sotto la caserma dei Carabinieri. Come mai non sono intervenuti prima?”) e la difesa dei fratelli Bianchi (“Sono bravissimi ragazzi. Purtroppo è successo perché la sera bevono, una cosa e l’altra… Mi dispiace anche per i Bianchi, sì: sono bravi ragazzi, li ho visti crescere, sono stato con loro anche qualche giorno fa non posso dire niente di malamente riguardo a loro”).

LE INDAGINI – “Al momento non ci risulta che ci siano elementi” per un’accusa di omicidio volontario nei confronti di Marco Bianchi, il fratello Gabriele e Mario Pincarelli. Lo ha detto il loro legale, l’avvocato Massimiliano Pica, nel commentare le indiscrezioni su un possibile aggravamento del capo di imputazione da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. “Al momento non ci risulta alcunché. Non ci sono elementi possibili, poi con la giustizia in Italia è tutto possibile, ma – ripeto – al momento non ci risultano elementi” in questo senso, continua l’avvocato Pica anche in merito alla possibilità che si aggiungano altri indagati nell’inchiesta.

Che ci siano ancora elementi da chiarire ne è però convinto anche il sindaco della cittadina romana dove è avvenuto il pestaggio, costato la vita al 21enne. “Leggo le prime indiscrezioni sull’autopsia e credo che se ci siano ancora testimoni che non l’hanno fatto, sia giusto e doveroso che concorrano alla ricostruzione di una verità che si fa sempre più chiara andando dai carabinieri per parlare: solo così si farà giustizia”, scrive il primo cittadino di Colleferro, Pierluigi Sanna, in un lungo post su Facebook.

SABATO I FUNERALI – Intanto, Paliano si prepara a dare l’ultimo saluto a Willy: i funerali del 21enne si terranno sabato 12 settembre dalle 10 presso il campo sportivo comunale ‘Piergiorgio Tintisona’. A confermarlo il sindaco del comune del frusinate, Domenico Alfieri che, in un post su Facebook, ha anche invitato la cittadinanza a rispettare le norme anti Covid. La cerimonia sarà vietata a telecamere e riprese di ogni tipo, come chiesto dalla famiglia.Tutta la comunità di Paliano, quel giorno, si stringerà attorno ai familiari di Willy: l’amministrazione ha proclamato il lutto cittadino e ha annunciato di aver provveduto alle spese del funerale. Non solo. Il Comune ha confermato che “cercherà di affrontare anche le spese legali del processo giudiziario che la famiglia dovrà affrontare, valutando anche la possibilità di costituirsi parte civile al processo”, come chiarito dal sindaco Alfieri.

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