“Qualsiasi forma d’arte visiva che si rispetti ha vissuto, in un momento della sua storia, una transizione dal 2D al 3D, basti pensare all’invenzione della prospettiva nel rinascimento”. È questa l’intuizione che ha avuto Mike Romeo, ventunenne siciliano, laureato in Bocconi e founder di Pamina.

Il proposito di Pamina, ad oggi, è quella di “replicare l’esperienza di consumo fisica, immersiva e tangibile, in digitale”, e la prima sfida è quella di “trasformare l’esperienza digitale di shopping creando dei configuratori 3D che permettano ai clienti di provare i capi sul proprio avatar. Tramite una semplice foto, l’AI potrà capire le dimensioni del corpo dell’utente e su questa base “fitterà” i capi in maniera estremamente realistica, andando a replicare l’esperienza negli store fisici”.

Contemporaneamente Pamina sta coltivando le sue competenze muovendosi sul Business Development, intercettando delle realtà di nicchia con un forte valore tangibile aiutandoli nella transizione verso un digitale immersivo, per cui sviluppa siti web 4D dall’elevato valore di design. “È importante rapportarsi con delle realtà diverse, anche distanti dalle nostre prospettive, che ci permettono di ricevere input differenti e ci aiutano a costruire un’identità che sia veramente nostra – afferma il giovanissimo fondatore – Il Business Development è sia funzionale a coltivare la nostra visione artistica che ad educare le aziende ad un nuovo modo di intendere il design digitale”.

Ad oggi la startup, a quasi un anno dalla sua nascita, sta valutando vari canali di funding per lo sviluppo del primo prototipo del configuratore 3D e conta su un team di cinque giovani talentuosi professionisti provenienti dalle migliori università d’Italia, come la Bocconi, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino. La rivoluzione di Mike e del suo team si concretizza nel riuscire a mettere d’accordo le due anime dell’azienda, proponendosi come precursore di un “design digitale come nuova architettura”, sfruttando la porta d’ingresso, quella del fashion.

Marianna Montanini

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