Il segretario della Lega Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Palermo nell’ambito del procedimento sul caso Open Arms. Salvini è accusato di sequestro di persona e omissioni di atti di ufficio. Il senatore del Carroccio è accusato di aver illegittimamente negato lo sbarco, nell’agosto 2019, a 147 migranti soccorsi a largo di Lampedusa dalla nave della ong Open Arms. Nessuna condivisione nelle scelte dell’allora ministro dell’Interno con l’altro vice primo ministro Luigi Di Maio e con il Primo Ministro Giuseppe Conte.

“Non c’era alcuna condivisione, la decisione era esclusivamente del ministro dell’Interno, il quale come dicono i testi, la prendeva e ne portava a conoscenza, come dice Luigi Di Maio, generalmente con un tweet o altre forme di pubblicazione solo successivamente gli altri componenti del governo”,  ha dichiarato il Procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, nel corso della discussione nell’udienza preliminare.

“Non si tratta affatto di un atto politico, ma è stato esclusivamente un atto amministrativo – ha continuato Lo Voi nel corso della discussione – Non solo continua a trattarsi di un atto amministrativo, ma aggiunge l’ex premier Conte che non si è mai discusso in Consiglio dei ministri dei singoli casi tanto meno dei dettagli del singoli casi. Sulla concessione dei ps il Cdm non si è mai occupato”.

“Il problema della redistribuzione era un problema generale – dice – non era legato ai singoli casi”. L’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso deposizione “si è espresso in maniera chiarissima sul fatto che la responsabilità dell’atto amministrativo di concessione del ps risalisse alla competenza esclusiva del ministro dell’Interno, così come ha fatto il ministro dell’Interno Lamorgese e gli altri testimoni e il ministro Di Maio, aggiungendo che l’azione amministrativa era in capo al ministro dell’Interno”.

La reazione di Salvini: “La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio e il processo contro di me per sequestro di persona, 15 anni di carcere la pena prevista.Preoccupato? Proprio no. Sono orgoglioso di aver lavorato per proteggere il mio Paese rispettando la legge, svegliando l’Europa e salvando vite. Se questo deve provocarmi problemi e sofferenze, me ne faccio carico con gioia. Male non fare, paura non avere”

Articolo in aggiornamento

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.