Il ministro della Difesa russo, Sergej Shoigu, ha ordinato il trasferimento delle truppe dalla riva destra a quella sinistra del fiume Dnepr, nella regione di Kherson. Il titolare del dicastero russo lo ha annunciato nel corso di un incontro con il comandante del gruppo congiunto delle truppe russe, Sergej Surovikin. L’annuncio appare come una nuova importante svolta a favore di Kiev nella guerra in Ucraina. Unico capoluogo di regione occupato dai russi, e prima importante città conquistata a marzo dagli invasori, Kherson era prima della guerra un importante sbocco per il trasporto del grano verso il vicino Mar Nero.

Ma per la sua posizione, Kherson è anche una strategica porta verso la Crimea, la penisola occupata dai russi nel 2014 che Kiev vuole riprendersi. È “incoraggiante” vedere il successo delle controffensive ucraine, ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. «Vedremo cosa succederà sul terreno, ma la Russia è già stata costretta a ritirarsi a nord, a Kiev, a est, a Kharkiv, e ora vediamo le truppe ucraine che respingono le forze russe a sud, a Kherson», ha commentato. Ma Kiev rimane scettica. «Non vediamo segni che la Russia stia lasciando Kherson senza combattere. Una parte del gruppo russo resta in città», ha commentato il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak.

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