Il Premio Nobel per la Fisica 2022 è stato assegnato a quelli che sono stati definiti i pionieri dell’informazione quantistica: il francese Alain Aspect, l’americano John F. Clauser e l’austriaco Anton Zeiliniger. Ai tre è stato riconosciuto il merito di aver gettato le basi del futuro dell’informazione e delle comunicazioni con i loro esperimenti sul fenomeno chiamato “entanglement”, una sorta di abbraccio a distanza delle particelle che ha aperto la strada ai potenti e velocissimi computer quantistici, misure più precise e crittografia a prova di hacker.

La motivazione del riconoscimento recita “per i loro esperimenti con l’entanglement dei fotoni, che hanno permesso di stabilire la violazione delle disuguaglianze di Bell e i lavori pionieristici nella scienza dell’informazione legata alla quantistica”. Le ricerche dei tre vincitori hanno contribuito a trasformare la fisica quantistica da disciplina astratta in uno strumento concreto per applicazioni nel campo dell’informazione, del calcolo e delle comunicazioni.

Clauser è il più anziano, ha 80 anni, è nato a Pasadena e lavora per l’azienda privata J. F. Clauser & Assoc. di Walnut Creek in California. Con un suo esperimento del 1972 ha dimostrato la teoria chiamata “disuguaglianza di Bell” che verificava se il mondo reale obbediva alle relazioni di disuguaglianza previste dal teorema di Bell. È stato il primo passo per dimostrare l’entanglement, che in inglese vuol dire letteralmente “essere legato” e si riferisce all’azione a distanza tra particelle, al loro esistere in uno stato condiviso a prescindere dalla distanza tra esse.

A partitre dal teorema di John Stewart Bell sulla distinzione tra l’indeterminazione che deriva dalla meccanica quantistica e l’alternativa legata alle istruzioni nascoste, Clauser dimostrò che la meccanica quantistica non poteva essere sostituita da una teoria basata su variabili nascoste. Zeilinger, 77enne dell’università di Vienna, e Alian Aspect, 75 anni della Université Paris-Saclay e della École Polytechnique di Parigi hanno perfezionato in seguito quegli esperimenti.

Gli studi portarono a quello che viene definito come “teletrasporto quantistico” osservato da Anton Zeilinger, uno dei tre premiati di oggi, a partire dalla fine degli anni Novanta: se due particelle in entanglment viaggiano in direzioni opposte e una di loro incontra una terza, si forma un nuovo stato condiviso e quest’ultima trasferisce le sue proprietà originarie alla particella che apparteneva alla coppia di partenza. Le scoperte dei tre scienziati hanno permesso di creare computer molto più potenti in grado di superiori capacità di calcolo e di gestione.

“L’entanglement è una delle proprietà della meccanica quantistica che portarono Einstein, Podolsky e Rosen a metterla in discussione e definirlo ‘paradossale’, nel 1935”, ha spiegato all’Ansa il Premio Nobel 2021 alla Fisica Giorgio Parisi. “Il paradosso venne risolto nel 1964 da John Stewart Bell, che dimostrò l’incompatibilità tra due dei tre principi sui quali era basato il fenomeno. I tre fisici premiati oggi hanno svolto esperimenti molto accurati sulla meccanica quantistica e sull’entanglement. Ad esempio Zeilinger è arrivato a manipolare sistemi sperimentando il teletrasporto dell’informazione quantistica”.

 

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.