È finita la tregua: quella che sembravano aver dato l’estate e soprattutto la campagna vaccinale dall’emergenza coronavirus. Preoccupa la variante Delta che continua a diffondersi anche in Italia, come nel resto del mondo, con la sua trasmissibilità superiore del 60% alla variante Alfa al momento ancora dominante. L’Ecdc aveva previsto che entro agosto Delta rappresenterà il 90% dei contagi a livello europeo. L’andamento sembra quello. Il governo italiano quindi pensa a modificare i parametri per definire i passaggi da una zona di rischio a un’altra e a stabilire l’uso del Green Pass per accedere e fruire alcuni servizi.

Cinque giorni di chiusura per i gestori e 400 euro per i clienti sprovvisti di certificazione verde, ridotti a 260 se la contravvenzione viene pagata entro il quinto giorno. Questo dovrebbe prevedere il nuovo decreto covid-19 al quale lavora l’esecutivo. Tra lunedì e martedì la cabina di regia con il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il provvedimento atteso per giovedì, scrive Il Corriere della Sera. La maggioranza resta spaccata: con Matteo Salvini e la Lega contrari al modello adottato dal Presidente Emmanuel Macron in Francia. Anche i 5 Stelle sono cauti.

Si ricorda che il Green Pass prova di aver ricevuto il vaccino, di essere guariti dal covid-19 o di aver fatto un tampone, negativo, nelle ultime 48 ore. Quindi non si tratterebbe di una sorta di “obbligo vaccinale”, come sollevato in questi giorni di dibattito. Indicativo: i Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti hanno segnalato che l’aumento di contagi e morti nel Paese sta diventando “una pandemia di chi non è vaccinato”. Anche i numeri italiani sembrano ricalcare lo stesso concetto.

Il certificato dovrebbe diventare obbligatorio per accedere a treni aerei e navi, cinema e teatri, palestre e piscine, centro commerciali e stadi. Il decreto dovrebbe prevederne il rilascio solo dopo la seconda dose, e quindi a ciclo completo. I controlli potranno essere condotti solo dalle forze dell’ordine. L’argomento più caldo riguarda la ristorazione, e quindi l’obbligo del Pass per accedere ai locali, ai quali potranno sedersi solo quattro persone per tavolo.

Il decreto dovrebbe contenere anche i nuovi parametri per i passaggi da una fascia di rischio a un’altra. Oltre all’incidenza dei casi, conteranno maggiormente i numeri dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri. Le prime Regioni potrebbero passare in Zona Gialla già dal prossimo 26 luglio. Quelle più a rischio sarebbero Sardegna, Sicilia e Veneto. Dovrebbero tornare le mascherine all’aperto obbligatorie e altre restrizioni. Lo Stato di Emergenza verrà sicuramente prorogato per due o tre mesi o addirittura fino al 31 dicembre.

L’indice Rt è in forte risalita rispetto a sette giorni, passando dallo 0,66 di venerdì 9 luglio allo 0,91 di ieri; sale anche l’incidenza dei casi su 100mila abitanti, passati da 11 a 19. I dati dal monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. L’indice Rt torna dunque a sfiorare l’1, come non accadeva dallo scorso marzo. Grazie all’andamento della campagna vaccinale, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con le persone ricoverate che sono addirittura in calo: passano infatti da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021). Quanto all’incidenza dei casi per singola Regione, nessuna sfora quota 50, soglia per entrare in zona gialla. Questi infatti i dati della Cabina di regia: Sardegna 33, Sicilia 31,6, Veneto 26,6, Lazio 24, Campania 21,6, Lombardia 18,2, Emilia Romagna 17,2, Toscana 17, Abruzzo 16,7, Provincia di Bolzano 16,5, Marche 14,7, Molise 14,6, Calabria 14, Provincia di Trento 13,8, Friuli Venezia Giulia 12,1, Liguria 11,4, Umbria 10,3, Puglia 8,1, Piemonte 8, Basilicata 7, Valle d’Aosta 3,2.

Nel Regno Unito sono stati registrati più di 50mila nuovi positivi, non accadeva dallo scorso gennaio e 1.200 scienziati criticano l’allentamento delle restrizioni previsto da lunedì, come annunciato dal premier Boris Johnson. Il numero dei contagiati è più che raddoppiato anche negli Stati Uniti nel giro di due settimane. L’epicentro della pandemia in Asia è l’India. L’Organizzazione Mondiale della Sanità è preoccupata dall’aumento dei contagi in Medio Oriente e in Nord Africa. Solo l’1% della popolazione è vaccinata in Africa. In Italia sono due milioni e mezzo gli over 60 che non hanno iniziato il ciclo vaccinale. A Barcellona torna il coprifuoco per frenare l’aumento dei casi.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.