“Siamo così attaccati alle poltrone che ci dimettiamo”. E’ un Matteo Renzi che si scaglia contro i giornalisti nel corso della conferenza stampa alla Camera, durata oltre un’ora, nel corso della quale ha annunciato l’uscita del suo partito, Italia Viva, dalla maggioranza dell’attuale governo guidato dal premier Giuseppe Conte.

Annunciate le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova (politiche agricole alimentari e forestali) ed Elena Bonetti (politiche per la famiglia), nonché del sottosegretario al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale Ivan Scalfarotto.

“A tutti quelli che dicono ‘come si fa ad aprire una crisi durante la pandemia‘, noi rispondiamo che non vogliamo aprire la crisi, è siamo talmente liberi che dimettiamo” ha sottolineato Renzi prima di attaccare i media: “Ci avete detto per un mese ‘voglion le poltrone, non si dimetteranno mai’, avete fatto i titoli, avete preso in giro le nostre ministre”.

“I particolar modo – ha aggiunto – prendete in giro, alcuni di voi, le donne del nostro partito perché vi viene più facile nella vostra mediocrità e perché siamo gli unici che mettono le donne in prima fila con incarichi di responsabilità”. Renzi rincara: “Le avete preso in giro sugli aspetti fisici, sui vestiti. Con Teresa Bellanova avete iniziato da subito, dal giorno del giuramento in Quirinale partendo dal suo vestito”.

L’ex premier spiega ulteriormente le ragioni dell’addio all’attuale Esecutivo: “Chi in nome della pandemia pretende di fermare il gioco democratico non sta bloccando il virus, la pandemia, il contagio, ma sta bloccando la libertà, la democrazia, la politica. Volete risolvere la crisi? Date più soldi alla sanità, mettete in moto i cantieri e troverete Italia viva al vostro fianco”. Renzi contesta il mancato uso del Mes e rivendica i cambiamenti sul Recovery che in consiglio dei ministri “nessuno aveva letto”.

Precisa che le elezioni ci saranno nel 2023 e che Italia viva “non ha nessuna pregiudiziale sui nomi”, compreso quello dello stesso Conte, ma “non darà vita a un governo con forze sovraniste e anti-europeiste che hanno dato vita al primo governo Conte“.

Sul futuro prossimo: “Penso che l’appello del presidente della Repubblica sul tema “costruire” sia l’appello più bello degli ultimi mesi ma non si costruisce sulla sabbia, senza chiarezza. Se è chiaro dove si vuole arrivare si costruisce tutti insieme. Noi siamo orgogliosamente costruttori ma vogliamo vedere prima il progetto”.

Redazione

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