Semaforo verde alle scuole in Campania ma molti genitori non sono d’accordo. Troppa la paura del coronavirus, tra i banchi di scuola. E quindi alcuni Istituti restano chiusi. È il caso della Morelli, della Quarati e della Belvedere di Napoli, tutte al quartiere Vomero, che appartengono allo stesso plesso. La Campania ha infatti previsto il ritorno a scuola – era stata la prima Regione a interrompere le attività in presenza, lo scorso 16 ottobre – da domani, mercoledì 25 novembre, per gli asili e le prime elementari.
Alla base della scelta, un sondaggio. Le tre scuole hanno infatti chiesto ai genitori di pronunciarsi attraverso un questionario: favorevoli o contrari al ritorno in aula? I rappresentanti di classe hanno quindi sollecitato i familiari a pronunciarsi e quindi a partecipare alla rilevazione. Il Corriere del Mezzogiorno riporta che alla Belvedere, su 12 bambini, sette famiglie si sono mostrate propense al ritorno in classe. Le altre cinque, non favorevoli, hanno chiesto informalmente la possibilità di usufruire della didattica a distanza. In ogni caso non avrebbero, queste ultime, mandato i bambini a scuola.
La delibera all’unanimità è arrivata ieri pomeriggio: apertura posticipata quindi. E non è mancata la polemica e le reazioni di segno diverso, sulle chat dei genitori dei bambini. “Questa scuola ha avviato una rilevazione delle esigenze delle famiglie delle classi e delle sezioni interessate a mezzo dei genitori rappresentati di classe – ha scritto nella comunicazione la dirigente scolastica del plesso Marina Esposito – dalla stessa è emerso che la maggioranza ha espresso parere sfavorevole alla ripresa delle attività in presenza il 24 novembre (ieri posticipata al 25 novembre, ndr). Assumendo tale dato, con delibera numero 1 si è deciso di allineare la ripresa delle attività in presenza per la scuola dell’infanzia e per le classi prime della scuola primaria che è prevista il 30 novembre dall’Ordinanza numero 90 della Regione Campania, salvo diverse disposizioni degli organi competenti”.
LA SITUAZIONE – Lo screening previsto per personale e alunni con test antigenici predisposto da Palazzo Santa Lucia ieri è arrivato a 110mila 590. Un test volontario. “I test risultati positivi e per i quali viene effettuato l’esame del tampone molecolare sono 35 (per una percentuale dello 0,33%”, si legge nella comunicazione. Ieri il bollettino ha fatto registrare un calo del rapporto tra positivi (2.158 i nuovi) e tamponi processati (15.739), nelle precedenti 24 ore, al 13,71%. Le vittime 39, registrate tra il 14 e il 22 novembre.
L’ASSESSORE: “ASPETTIAMO I DATI” – Per ora sembra evidente che il Comune guidato da Luigi de Magistris voglia aspettare, anche se di tempo ce n’è sempre meno. L’assessore comunale Annamaria Palmieri, intervenendo nella trasmissione “Barba e capelli” su Radio Crc Targato Italia, ha spiegato che “ci sono tre cose da fare. Chiederemo i dati dello screening, a Napoli soprattutto se emergono cifre confortanti. In accordo con l’ufficio scolastico regionale mi riproponevo di ascoltare tutti i dirigenti scolastici”. Poi ha aggiunto: “bisogna risolvere le situazioni di contorno, partiamo gradualmente con la fascia 0-6 anni. Quando arriveremo dalle seconde in poi bisognerà pensare a tante cose. Ho avuto la disponibilità degli altri assessori per mettere in campo tutte le misure possibili e impegnarci con i genitori affinché si evitino gli assembramenti. Come regione ci allineiamo ad altre zone rosse e all’Europa”.
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