Il tema del giorno è quello dei possibili sabotaggi russi in Europa. Si ipotizza che dietro alcuni attacchi anche recenti sviluppati sul continente europeo ci sia la regia della Russia: non c’è dubbio che Putin abbia una certa esperienza nel ramo, e poi tanti indizi fanno una prova. In più c’è il tema della disinformazione, quella acclarata, che il Cremlino ha usato per influenzare le elezioni in Europa. Ci sarebbe bisogno di una risposta comune e in questo senso la posizione recente del Regno Unito può servire, ma invece l’imminenza delle elezioni europee non aiuta. Tra il voto americano, i russi che minacciano e la Cina che incombe, per l’Europa il futuro non sembra roseo.

Passando alle cose italiane, Elly Schlein firma per il referendum contro il Jobs Act, ricorda che faceva parte della mozione sulla base della quale ha partecipato alle primarie. E ora firma. Ci ha pensato molto, la sua firma crea scompiglio dentro il Pd, l’ala riformista è in subbuglio, come succede sempre in quel partito. I riformisti mugugnano ma poi pensano: dopo le elezioni facciamo i conti.

Infine da segnalare un’inchiesta di Milena Gabanelli sulle candidature truffe dei leader alle europee, che si presentano senza poi pensare di andare veramente all’Europarlamento se eletti, un fenomeno solo italiano che continua.