Il nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia è stato pubblicato oggi nella Gazzetta Ufficiale europea. E quindi giù, ancora un altro colpo durissimo all’economia russa, questa volta indirizzato allo stile di vita dei cittadini, i beni di lusso, la capacità industriale, l’export di tecnologia e i servizi per l’energia, l’import di acciaio e alluminio “made in Russia”. Le sanzioni seguono la durissima prima tranche attivata dopo l’invasione dell’Ucraina. Sospesa l’adesione della Bielorussia, principale alleato di Mosca, all’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Altri 15 nomi nella lista di oligarchi tra cui il Presidente del Chelsea Roman Abramovich e l’azionista di Alfa Group German Khan. Colpiti imprenditori di spicco attivi nei campi della siderurgia (stimate perdite per circa 3,3 miliardi di Mosca), dell’energia, del settore bancario, nei media e nei prodotti militari. Per esempio l’amministratore delegato di Channel One Russia Konstantin Ernst. Colpite anche nove nuove società tra militari e di difesa. A chi entra nella black list vengono congelati i beni e le transazioni ed è impedito l’ingresso nell’Unione Europea.

L’Unione Europea, in collaborazione con il G7 e altri partner, ha inoltre deciso che potrà aumentare i diritti di dogana in qualsiasi momento su qualsiasi prodotto russo. “Decisione senza precedenti”, per Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Ue con delega al trade. Vietata qualsiasi transazione con le società statali russe attive nel settore energetico con l’eccezione per l’energia nucleare civile e il trasporto di petrolio e gas – l’Europa, e in particolare Italia e Germania, restano ancora dipendenti dalle materie prime russe. Introdotto un divieto (con Stati Uniti e Regno Unito) di rating della Russia e delle società russe da parte delle agenzie Ue e un altro divieto di fornitura di servizi di rating ai clienti russi.

Blocco secco anche ai prodotti di lusso che non potranno più essere esportati: il tetto minimo è stato fissato a 300 euro. Colpiti dunque anche la classe media oltre agli oligarchi. Lo stop, come elenca Il Corriere della Sera, coinvolge anche teleferiche, seggiovie, sciovie, meccanismi di trazione per funicolari, caviale, tartufi, champagne, Asti spumante, birra, sigari, profumi, pelletteria, selleria, articoli da viaggio, borsette e articoli simili di alta qualità, cappotti, giacche o altri indumenti, accessori di abbigliamento e calzature (indipendentemente dal materiale), cravatte, tappeti e arazzi anche non fatti a mano, perle, pietre preziose e semipreziose, articoli di perle, di gioielleria o di oreficeria, monete e banconote non aventi corso legale, vasellame di porcellana, di gres, di maiolica o di terraglia, apparecchi elettronici od ottici per la registrazione e la riproduzione di suoni e immagini oltre i mille euro, articoli sportivi (sci, golf, immersione e sport acquatici), articoli e attrezzature per il biliardo, il bowling automatico, i giochi per casinò e i giochi azionati da monete o banconote.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.