Sono stati individuati i vandali che nella notte tra venerdì e sabato hanno deturpato con polvere di ossido di ferro rossa la scogliera di marna bianca della Scala dei Turchi di Realmonte, nell’agrigentino. Due persone, un 49enne e un 47enne, sono state denunciate a piede libero per danneggiamento di beni avente valore paesaggistico. Entrambi, residenti di Favara, sono ritenuti i responsabili dell’atto vandalico.

A incastrare i due sono state le immagini di videosorveglianza della zona, che hanno ripreso un furgone che è arrivato in tarda serata alla Scala dei Turchi. Dal mezzo sono scese due persone trascinando dei sacchi che contenevano polvere di ossido di ferro e, dopo un’attenta analisi delle immagini, i carabinieri sono riusciti ad acquisire il numero di targa del furgone. Il mezzo è stato trovato a Favara e al suo interno sono state trovate polvere di ossido di ferro, la stessa sostanza usata per imbrattare la scogliera. Mentre nell’abitazione del 49enne sarebbero stati trovati indumenti che presentano macchie rosse. “Abbiamo ricostruito il percorso dei due da quando sono usciti da casa, dall’inizio alla fine, utilizzando tecniche tradizionali accanto a quelle più innovative e tecnologiche” ha affermato a LaPresse il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, sottolineando che sono state raccolte e visionate le immagini di 50 diverse telecamere.

Uno dei due denunciati, il 49enne, è un pluripregiudicato: ha alle spalle condanne per gli attentati terroristici del 2001 alla Valle dei Templi di Agrigento e alla metropolitana di Milano. Il 49enne, inoltre, lo scorso settembre aveva danneggiato con vernice rossa la scogliera di Punta Bianca firmando il proprio nome e altre scritte in geroglifico. Gesti che spesso l’uomo filmava, postandoli sui social. “In altre circostanze ha ripreso le sue azioni postando i video su TikTok”, spiegano gli investigatori. Adesso risulta essere sottoposto al divieto di avvicinamento ad Agrigento disposto dalla Questura di Agrigento.

Gli inquirenti sono al lavoro per conoscere il movente del gesto. All’origine dell’atto vandalico ci sarebbe un “atteggiamento di generica e vaga contestazione nei confronti del sistema e delle forze dell’ordine“, espresso e diffuso anche sui canali social.

“Come prove a carico dei due denunciati – spiega il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio – i militari dell’Arma hanno addotto le immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza dei luoghi e l’esito delle disposte perquisizioni domiciliari. Il materiale probatorio raccolto deve essere ora valutato dal pm procedente e successivamente dal giudice competente, ferma restante la presunzione di innocenza per entrambi gli indagati”, ha affermato il procuratore della Città dei Templi, Luigi Patronaggio, sulle indagini che hanno portato all’identificazione dei due presunti autori del danneggiamento alla Scala dei Turchi di Realmonte.

Dopo l’episodio, che ha destato grande sconcerto e clamore in Sicilia e non solo, la Scala dei Turchi, candidata a diventare patrimonio dell’Umanità, è stata ripulita da decine di volontari. Al comandante della compagnia di Agrigento, maggiore Marco La Rovere, sono giunti i complimenti del procuratore agrigentino Patronaggio.

 

 

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