Il tempo è tiranno. E quando si tratta di periferie e progetti per riqualificarle può trasformarsi in assassino. Ancora tre mesi e i fondi arrivati nel 2016 per risolvere la questione del campo rom di via Cupa Perillo a Scampia e avviare la conseguenziale apertura degli svincoli sull’Asse Mediano diventeranno inutilizzabili. A riaccendere i riflettori sulle condizioni delle periferie e sull’urgenza di intervenire è Apostolos Paipais, presidente uscente dell’ottava municipalità Scampia, Piscinola, Marianella, Chiaiano che ha inviato una lettera al neo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. «Ho inviato una nota al sindaco di Napoli con 66 atti allegati – ha spiegato Paipais – per porre l’attenzione sull’insediamento abusivo dei Rom in Cupa Perillo a Scampia e sull’apertura degli svincoli sull’Asse Mediano per la quale in questi cinque anni siamo riusciti ad avviare un processo importante di risoluzione della problematica, lasciata in sospeso per 30 anni».

Il timore adesso è proprio che gli sforzi fatti finora vengano vanificati. «Siamo riusciti ad avviare tutto con i fondi, stanziati dal Governo Renzi nel 2016, dedicati al piano di rilancio delle periferie – racconta Paipais – la progettazione ed esecuzione delle rampe, però, non dipende da noi ma dalla Città metropolitana che ha finanziato la progettazione esecutiva. Adesso si dovrebbe partire con le indagini geologiche – continua – per poi successivamente aprire i cantieri e avviare la riapertura delle rampe». Ma c’è un intoppo la cui risoluzione spetterebbe al Comune di Napoli. «Per avviare i lavori e aprire finalmente quel tratto di strada, bisogna delocalizzare il campo rom – spiega Paipais – trasferire le persone che ci abitano e trovare loro una nuova collocazione che gli restituisca anche dignità e condizioni di vita decenti, è un’operazione che spetta al Comune». Di qui l’appello al Sindaco a intervenire in fretta.

«Fra tre mesi o poco più i fondi non saranno più utilizzabili e perderli sarebbe grave» afferma il presidente uscente. Il tema delle periferie deve essere sempre più centrale per avviare processi che vedono la riqualificazione di un territorio non solo come valorizzazione delle tante eccellenze presenti ma anche come obiettivo strategico di una città o area metropolitana. Ma non basta. «Il tema delle periferie non deve essere una priorità solo dell’agenda politica di Napoli ma anche di quella nazionale – afferma Paipais – Il Governo Conte 1 abolì la “Commissione periferie”, quello era un istituto importante affinchè i fondi potessero essere gestiti ed erogati attraverso una commissione istituzionale». È per questo che gli sforzi di Paipais si concentreranno anche oltre i confini regionali. «Scriverò anche al presidente del Consiglio Mario Draghi – conclude Paipais – Bisogna costruire un sistema che crei opportunità all’interno delle periferie. Il terzo settore non può farcela da solo e Scampia non ce la farà se continuerà a registrare il 65% di disoccupazione».

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.