Questi napoletani: sempre i soliti. In Campania, da domenica scorsa, è in vigore la Zona Rossa. E loro in fila, in interminabili e lunghe code e attese e assembramenti. E per cosa? Per l’iPhone 12. L’ultima uscita Apple che arriva dopo pochi giorni dalla corsa alle scarpe della Lidl. Che scandalo, che schifo, che vergogna. Ci sono anche le foto: su Twitter, su Facebook. Pure sul profilo di Andrea Scanzi, il giornalista del Fatto Quotidiano. E su quello di Gianluigi Nuzzi, giornalista e autore televisivo. Uno scuorno, insomma. Peccato si tratti di una fake news.

Una bufala, proprio così. Che però in pochissime ore ha fatto il giro dei social. Le foto postate e condivise e rilanciate ritraevano proprio una fila di persone, a via Kerbaker, nei pressi di piazza Vanvitelli, nel cuore del quartiere napoletano del Vomero. Scanzi ha subito azzannato la preda con tutta l’indignazione possibile: “La fila per l’iPhone 12 a Napoli (regione rossa …) dentro una pandemia. Non abbiamo speranze”, ha postato il giornalista de Il Fatto Quotidiano – senza perdere l’occasione di pubblicizzare la sua ultima fatica editoriale: “Il mio nuovo libro LA CONGIURA DEI PEGGIORI, puoi acquistarlo anche qui” e via il link”. Ogni occasione è buona.

In poche ore il post – che tra l’altro criminalizzava l’acquisto, sempre i soliti napoletani, di un dispositivo da 1.200 euro, a prescindere, “e magari poi chiedono i sussidi dello stato!!!” – ha superato i 22mila like e le 8mila 300 condivisioni. Salvo poi scomparire: Scanzi si sarà accorto del granchio. Nuzzi no: aveva ri-postato quelle foto sui social con un emblematico: “Non cambieremo mai”.

Il punto è che tutta la faccenda è una bufala. Le foto infatti non sono state scattate ieri, e nemmeno negli ultimi giorni, da quando la Campania è diventata Zona Rossa. La campagna della Apple ha reso disponibile il modello Mini dal 13 novembre; del Pro dal 23 ottobre; del Pro Max dal 13 novembre. Le foto circolate sui social risalgono infatti proprio al 13 novembre, le ha scattate Marco De Simone, e la Campania non era ancora Zona Rossa. Sempre i soliti, questi napoletani.

 

Vito Califano

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