"Va riscritto il ruolo della magistratura"
“Scarpinato trasforma i sospetti in prova. Chiarisca il significato di quel profetico manoscritto di Montante”, intervista a Luca Palamara

Abbiamo incontrato l’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara, autore dei best seller che mettono a nudo le insipienze della magistratura.
Che ne è oggi del “Sistema”? Le lottizzazioni per appartenenza proseguono oggi come ieri?
“Io penso che il problema debba essere risolto a monte. E’ di solare evidenza la permanenza di una correntocrazia interna alla magistratura che inevitabilmente finisce per condizionarne le scelte. Per rompere questo meccanismo bisogna avere il coraggio di incidere sul meccanismo di scelta dei magistrati da nominare all’interno del CSM così come delineato nell’art.104 della costituzione. Il sorteggio costituisce l’unico antidoto alla correntocrazia tanto è vero che nella mia esperienza all’ANM costituiva la riforma più temuta da parte della magistratura associata”.
Come giudica il Csm che si è composto di recente?
Ogni nuovo CSM ha bisogno di un fisiologico momento di assestamento. Tuttavia non è facile liberarsi dalle scorie del recente passato e soprattutto da un meccanismo di ricatti che in maniera latente cerca di condizionarne l’attività. L’auspicio è che una stagione negativa per la magistratura possa essere messa definitivamente alle spalle evitando quelle che oramai sembrano essere inutili vendette.
Nordio ha le idee chiare. Gli faranno fare le riforme che ha in mente, con questa maggioranza?
“Io penso che la politica debba riappropriarsi del potere di decidere scegliendo quello che meglio risponde al bene comune dei cittadini. Da questo punto di vista il Ministro Nordio si è chiaramente espresso”.
La Commissione antimafia faceva gola a Scarpinato. Lo ha sentito ieri dal Senato?
“Dal discorso di Scarpinato trasuda una obiettiva volontà di trasformare il sospetto in prova ed una visione della società nella quale i cattivi si trovano da una parte sola. A questo punto, perché però Scarpinato non chiarisce come avvenne la sua nomina alla Procura generale di Palermo, e il significato dell’appunto-manoscritto rinvenuto presso l’abitazione di Montante nel quale veniva indicato il suo nome come prossimo Procuratore di Palermo? Oppure i sospetti valgono solo in alcune occasioni?”
Complotti e terzo livello, spectre e trattative segrete… la Cassazione ha parlato ma sembra che qualcuno non voglia sentirci
“Parlerei di un garantismo a corrente alternata. I giudici e le sentenze si difendono solo in certe occasioni cioè quando vanno nella direzione voluta da una parte della magistratura. Ma per fortuna esiste una parte sana ed importante della magistratura che è restia a farsi abbindolare dai teoremi senza prove”.
Scarpinato ha parlato in aula della condanna di Sansonetti. Lo sapeva che la magistrata che ha condannato il direttore, Camilla Cognetti, subito dopo quella sentenza è stata promossa al Ministero?
“Ho ascoltato il processo su Radio Radicale. Io sono convinto che la stampa debba essere il cane di guardia della democrazia in ogni occasione anche quando si affronta un tema così scottante come quello di mafia e appalti. Detto questo più che soffermarmi sulla persona del giudice evidenzierei come in uno stato costituzionale di diritto sia necessario anche da parte del giudice giustificare le proprie scelte che in questo caso dovranno essere validate da un giudice di appello”.
La Procura di Palermo che ha archiviato mafia appalti ha rinunciato ad una inchiesta importante, quella su cui stava lavorando Falcone. Perché, a suo giudizio – ormai storico?
“Dicevo prima che si tratta di una vicenda estremamente complessa e che forse rappresenta il primo vero caso in cui nascono conflitti sia all’interno della magistratura, parlo della differente valutazione tra la Procura di Catania e quella di Palermo, sia tra i Ros ed alcuni magistrati della procura di Palermo. Conflitto che appunto si è propagato fino ai recenti pronunciamenti della Cassazione”.
“Non voglio portarmi segreti nella tomba”, ha detto lei Palamara in una intervista. Eppure la storia della magistratura non è anche una storia di segreti inconfessabili?
“Assolutamente si. E solo quando queste verità potranno finitamente emergere si potrà contribuire a riscrivere interamente il ruolo e la funzione della magistratura nella storia repubblicana di questo Paese”.
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