Nella scala dei rischi connessi alla presenza di volatili sulle piste aeree, bird strike, il rischio all’aeroporto di Caselle era acuto. E’ quanto emerge da alcuni audio che circolano nelle chat dei militari e che sono ora al vaglio della procura di Ivrea che indaga sull’incidente che ha coinvolto un mezzo delle Frecce tricolori nel pomeriggio di venerdì 16 settembre. Aereo che si è schiantato su un’auto a San Francesco al Campo poco dopo il decollo provocando la morte di una bambina di 5 anni (Laura) rimasta bloccata all’interno della vettura in fiamme mentre i genitori, feriti non in modo grave, tentavano disperatamente di salvarla. Ricoverato con ustioni sul 30% del corpo anche il fratellino di 12 anni. Salvo invece il pilota, lanciatosi con il paracadute poco prima dello schianto.

La procura di Ivrea sta lavorando su tutte le comunicazioni avvenute prima dell’incidente e ha preso in considerazione anche l’audio in questione che classificava con il livello più alto (“acuto”, gli altri due sono “moderato” e “basso”) la presenza di volatili sulla pista di Caselle. Il pilota, il maggiore Oscar Del Dò, è indagato per disastro e omicidio colposo.

Intanto dall’ospedale pediatrico Regina Margherita, fanno sapere che il ragazzino di 12 anni ricoverato ha trascorso una notte tranquilla insieme al papà (che ha riportato lievi ustioni alle mani per una prognosi di 20 giorni). Il piccolo è sveglio, anche se mantenuto ancora con un bassissimo livello di sedazione, con i sanitari che medicano costantemente le ustioni sul 30% del suo corpo. E’ in buone condizioni generali, seguito dalle psicologhe cliniche, ma al momento resta ricoverato nel reparto di Rianimazione per motivi precauzionali e di monitoraggio. La mamma è, invece, ricoverata nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale Cto, dove le vengono medicate le ustioni.

Paolo Origliasso, il papà della piccola Laura, continua a tormentarsi per la tragedia avvenuta. In queste ore è al fianco del figlio sopravvissuto. “Dove ho sbagliato? Cosa avrei potuto fare di diverso per salvare la mia bambina?”. Queste le parole ripetute ai medici nelle ore successive al ricovero. Lui e la moglie hanno provato in tutti i modi a liberare la piccola Laura dall’auto, ribaltatasi dopo essere stata colpita dall’aereo. L’uomo, istruttore di scuola guida, ha parlato anche con il ministro della Difesa Guido Crosetto, che è in costante contatto con la famiglia.

“C’è un’inchiesta, per cui bisogna aspettare i risultati ufficiali” ha commentato Crosetto al Tg1 delle 20 di domenica 17 settembre. “Quando ho visto le immagini, ho pensato quello che abbiamo pensato tutti, ovvero che cosa sarà successo a terra dov’è atterrato l’aereo”, ha dichiarato Crosetto, aggiungendo: “L’Aeronautica mi ha informato che il pilota era riuscito a lanciarsi, si vede dalle immagini, (…) e mi ha informato della tragedia successiva, ma devo dire che la cosa che più mi ha toccato è sentire il padre di Laura, il signor Origliasso”.

“Il dramma di questo padre e di questa famiglia mi scava dentro da ieri”, ha aggiunto il ministro. Quanto all’ipotesi secondo la quale l’incidente sia stato causato da uno stormo di volatili, Crosetto ha dichiarato: “A quel punto in fase di decollo è impossibile tenere un aereo, lei si ricorda la tragedia del Hudson, quindi il pilota ha fatto tutto il possibile, tutto quello che poteva fare ma purtroppo non è bastato”.

 

 

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