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Il limite all'export
Scontro Usa-Cina per terre rare e materie prime: qual è lo spazio dell’Italia?
Ieri gli Usa hanno introdotto nuovi controlli sulle esportazioni nel tentativo di limitare la capacità della Cina di creare un’industria avanzata dei semiconduttori e di rallentare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale con applicazioni militari. Gli Stati Uniti impediranno anche l’esportazione di memoria avanzata ad alta larghezza di banda (Hbm), un componente fondamentale nei chip dell’Ia, in Cina. Per contro dal 1° dicembre, la Cina ha introdotto una lista di controllo per l’esportazione di circa 700 prodotti dual use. La lista include materiali nucleari, chimici, biologici e missilistici, e si inserisce nell’ambito della legge cinese sul controllo delle esportazioni e delle nuove regolamentazioni sui prodotti a uso civile e militare approvate lo scorso ottobre.
Il limite all’export
Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato che l’introduzione di un sistema di numerazione delle classificazioni delle esportazioni (Eccn), simile a quello degli Stati Uniti, mira a migliorare l’efficienza del controllo e a garantire la sicurezza nazionale. La Cina si riserva inoltre la possibilità di ampliare questa lista in futuro per rispondere a ulteriori esigenze strategiche. Un analista militare cinese ha definito questa misura un “preciso attacco al cuore dell’industria militare americana”, sottolineando che il controllo sulle esportazioni di materiali come gallio, germanio e grafite potrebbe mettere in difficoltà la catena di approvvigionamento statunitense. Gallio e germanio, per esempio, sono fondamentali per i semiconduttori composti, i radar, le celle solari e i visori notturni. Già nel 2023, la Cina aveva imposto restrizioni all’esportazione di gallio e germanio, seguite a dicembre dal controllo sulla grafite, utilizzata nelle batterie per veicoli elettrici. Nel settembre di quest’anno, il Paese ha limitato l’export di antimonio, un materiale impiegato in missili a infrarossi, armi nucleari e proiettili.Secondo il Peterson Institute for International Economics (Piie), queste restrizioni hanno avuto un impatto limitato sulle importazioni statunitensi, ma hanno aumentato il carico burocratico per gli esportatori. Tuttavia, alcuni analisti ritengono che la Cina potrebbe non voler interrompere completamente la fornitura di minerali critici agli Stati Uniti, per evitare che questi si rivolgano ad altri fornitori, riducendo così la leva contrattuale cinese. È un gioco intelligente e sottile quello praticato dal Governo di Pechino. Ti riduco l’ossigeno ma non al punto di soffocarti.
La dimensione dell’Italia
Ma è oramai un fatto che la questione Materie Prime e Terre Rare diverrà il principale terreno di competizione tra le grandi potenze nel prossimo futuro. L’augurio è che anche l’Italia sappia ritagliarsi una propria dimensione e inserisca il dossier all’interno di un piano di sicurezza nazionale come più volte sollecitato dal Ministro Guido Crosetto.
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