Il pianto, il sorriso, la festa, la doccia di spumante e gli abbracci tra gioia e mestizia cacciando via il magone che mai riuscirà a dare spazio ai rimpianti. Rossi c’è. E dalla passione e dalle lacrime versate dai suoi fan in una Valencia tinta interamente di ‘giallo’ nel celebrare un memorabile addio tra fumogeni e fuochi d’artificio, Vale ci sarà sempre nei cuori di un pubblico in delirio. In una domenica che passerà alla storia per la vittoria con dedica di ‘Pecco’ Bagnaia piena di simbolismi con tanto di casco con la scritta ‘Che spettacolo’ di Valentino, Rossi ha salutato il ‘circus’ dopo 26 anni di servizio chiudendo a modo suo, con un decimo posto di tutto rispetto, prima di dare libero sfogo alle emozioni. Sotto il casco nel corso del giro d’onore finale non ha nascosto le lacrime per il tributo che gli è stato riservato da tutti, i piloti, i fans, gli amici, i collaboratori e tutto lo staff. Poi nell’abbracciare la sua fidanzata e togliersi via un velo di malinconia, ha ripreso a sorridere e scherzare tra canti e balli.

La lettera d’amore della Yamaha

Yamaha ha voluto lasciare una “lettera d’amore” al campione che ha reso grande il nome della casa motociclistica, ripercorrendo tutti i passaggi di una esperienza fatta di successi, sacrifici e anche molto divertimento: dal primo bacio sull’erba di Welkom nel 2004, quando nessuno fino all’ultima corsa a Valencia. La casa giapponese ha voluto omaggiare il campione con un messaggio firmato da quella che è stata la sua moto per 16 anni, la Xzr M1, che è apparso sui social della casa di Iwata nel giorno dell’addio alle corse di Valentino Rossi.

Posso ricordare quel sabato 24 gennaio 2004 come se fosse ieri. Il nostro primo appuntamento in Malesia“, si legge nel comunicato dalla casa di Iwata. “Aspettavo qualcuno come te da tempo, ero nervosa ma è stato amore a prima pista“, poi sono venuti quattro titoli iridati nella classe regina e 56 gare disputate complessivamente. “Abbiamo fatto la storia perché abbiamo lavorato come una cosa sola, tirando fuori il meglio l’una dall’altro e dal nostro primo bacio sull’erba di Welkom all’ultimo ballo a Valencia quest’anno, abbiamo condiviso tante straordinarie avventure”.

“Dal Mugello a Motegi, da Silverstone a Sepang e da Barcellona a Buriram, ci siamo sempre stati l’uno per l’altro. Ti ho dato tutta me stessa, come tu hai dato tutto a me. L’unica cosa di cui farò sempre tesoro sono i nostri discorsi sulla griglia. Eravamo io e te contro il mondo. Tu ed io eravamo ‘O si corre o si Muore’. Ma, purtroppo, anche le storie d’amore più belle finiscono. Valentino, sei parte di me”, si legge nella lettera.

Ma non è mai riuscita a trattenere le lacrime Francesca Sofia Novello, la compagna di Valentino Rossi che oggi ha detto salutato la MotoGP.

Parlano i miei occhi, dal terzo giro son crollata“, ha detto la modella, da quattro anni compagna di Valentino Rossi ed ora incinta del nove volte campione del mondo.

“Unico rimpianto? Essere arrivata tardi”

Intervistata da Sky Sport a fine gara del campione, Francesca Sofia Novello ha detto: “L’unico dispiacere vero che ho, lo dico sempre, è di essere arrivata tardi, negli ultimi 4 anni della sua carriera. Non ho vissuto vicino a lui tutte le gioie e le emozioni degli anni in cui vinceva tutto. Lo dico perché le emozioni sono sempre forti per me, anche quando arriva decimo in qualifica, non oso immaginare cosa avrei provato se ci fossi stata in quel periodo. Ma allo stesso tempo sono estremamente contenta di essere arrivata al momento giusto“. E in merito alla paternità, la compagna 27enne di Valentino è convinta che il campione non si sia reso conto del bellissimo vivento che sta per vivere “ma è molto curioso, mi fa un sacco di domande. I nomi? Siamo indecisi tra due“, commenta Novello, consapevole di aumentare la curiosità dei fan del campione di MotoGp.

“Fiero di aver chiuso nei dieci migliori del mondo”

L’ultima gara di Valentino Rossi è da rockstar. “Sono contento di aver fatto una bella gara. Ho chiuso nei 10 migliori piloti del mondo. Sono fiero delle mia ultima“, così ha commentato, tra la gioia e la malinconia, Valentino Rossi a Sky, raccontando la soddisfazione di aver corso da pilota vero anche l’ultima prova in carriera. “Piano piano capirò che ho smesso, ma per ora la vivo solo come l’ultima della stagione. Mi sono trovato bene, magari smesso anche l’anno prossimo” ha scherzato poi. “Fare stage diving come Jim Morrison a Los Angeles era sempre stato il mio sogno. Volevo farlo già al Mugello, ma temevo che non mi ritrovassero più”.