Un nome di grido dell’Fbi, il Federal Bureau of Investigation americano, arrestato con l’accusa pesantissima di aver ricevuto pagamenti illegali da parte dell’oligarca russo Oleg Deripaska.

Per questo motivo è scattato infatti l’arresto dell’ex responsabile dell’antiterrorismo dell’ufficio dell’Fbi di New York Charles McGonigal, fermato sabato all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy della ‘Grande Mela’ mentre rientrava da un viaggio in Sri Lanka.

Secondo le accuse, il 55enne ex capo dell’ufficio anti-terrorismo dell’Fbi a New York, è andato in pensione nel 2018, avrebbe lavorato per conto di Deripaska, tycoon dell’alluminio, per cercare di rimuovere le sanzioni imposte in quello stesso anno all’imprenditore.

Deripaska, miliardario russo, è stato anche cliente di Paul Manafort, l’ex manager della campagna di Donald Trump: Manafort è stato condannato nel 2018 con otto capi di accusa per frode fiscale e bancaria, salvo poi essere graziato nel dicembre 2020 proprio da Trump.

Con McGonigal è stato arrestato anche l’ex diplomatico russo Sergey Shestakov, divenuto cittadino americano, che lavorava come interprete presso un tribunale di Brooklyn. L’ex agente di spicco dell’Fbi sarebbe stato pagato 25mila dollari al mese attraverso uno studio legale come consulente, ruolo ovviamente di facciata.

Secondo quanto si legge nell’accusa delle autorità americane, citata dall’Ansa, nel 2021 i due “hanno cospirato per fornire servizi a Deripaska in violazione delle sanzioni imposte nel 2018” al miliardario, “in particolare dopo aver negoziato con un agente di Deripaska, McGonigal e Shestakov si sono detti d’accordo sull’indagare su un rivale russo” dell’oligarca in cambio di pagamenti. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti aveva aggiunto Deripaska alla sua lista di sanzionati nel 2018 per presunti legami con il governo russo e con il settore energetico russo.

La prima udienza per McGonigal e Shestakov si è tenuta ieri a Manhattan: se ritenuti colpevoli rischiano oltre 80 anni di reclusione ciascuno. I due devono rispondere della violazione dell’International Emergency Economic Powers Act, cospirazione per il riciclaggio di denaro e riciclaggio di denaro, mentre il solo Shestakov è anche accusato di aver fatto dichiarazioni false all’Fbi.

L’ex agente dell’Fbi si è dichiarato non colpevole. “Charles ha servito gli Stati Uniti per decenni, ci batteremo davanti alla corte“, ha detto il suo avvocato Seth DuCharme. McGonigal è però accusato anche dalla procura federale di Washington di aver accettato, mentre era ancora un agente federale, 225mila dollari in contanti da un ex agente dell’intelligence albanese che viveva in New Jersey e che aveva interessi in Europa dell’est.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.