La Polonia si muove contro spie e disinformatori russi. Oggi i servizi di sicurezza di Varsavia hanno intrapreso un’operazione contro la rete di spionaggio russa nel Paese, con perquisizioni e sequestri soprattutto nella capitale ma anche in altre località polacche, come a Tychy nel sud. A renderlo noto è stato il portavoce del ministro coordinatore per i servizi segreti polacchi, Jacek Dobrzynski. L’operazione è stata eseguita dopo una collaborazione internazionale, con altri servizi europei, in particolare della Repubblica Ceca.

Polonia contro le spie russe

A condurre le operazioni, l’Agenzia per la sicurezza interna polacca (Abw) che durante le perquisizioni partite già ieri ha sequestrato 48,500 euro e 36mila dollari. Sono state interrogate anche alcune persone. Dobrzynski ha riferito di come siano state documentate “attività mirate a organizzare iniziative e campagne mediali filorusse nei Paesi dell’Ue”. Delle azioni che hanno un obiettivo preciso, per il portavoce ministeriale: “Indebolire la posizione della Polonia nell’arena internazionale e di screditare l’Ucraina e gli organi dell’Ue”.

L’attenzione dei servizi si è concentrata in particolare su un portale web, “Voice of Europe”, un sito filorusso che pubblicherebbe articoli faziosi e propagandistici, in linea con la politica estera del Cremlino.

L’operazione di Varsavia arriva poche ore dopo la rimozione del tenente generale polacco Jaroslav Gromadzinski da comandante dell’Eurocorps dopo un’indagine di controspionaggio militare. Il militare è stato richiamato nel Paese, perché “il servizio di controspionaggio militare ha avviato un procedimento di ispezione sul nulla osta di sicurezza personale del tenente generale Jaroslaw Gromadzinski per ottenere nuove informazioni sull’ufficiale”. Non è ancora chiaro se le perquisizioni di oggi siano legate al richiamo del generale, ma sicuramente le maglie di Varsavia si stanno stringendo su presunti collegamenti irregolari con la Russia.

Polonia, l’incontro con la delegazione ucraina

Nel frattempo, a Varsavia è arrivata una delegazione ucraina guidata dal premier Denys Shmyhal che incontrerà il primo ministro polacco Donald Tusk. I due parleranno in primis dalla fornitura di armi per l’Ucraina, ma anche della situazione al confine tra i due Paesi come dei rapporti commerciali e infrastrutturali. “Contiamo su un dialogo pragmatico e costruttivo e sull’elaborazione di soluzioni efficaci” ha detto Shmyhal.

Polonia, Putin nega altre invasioni e manda l’intelligence in Corea del Nord

In mattinata, il presidente russo Vladimir Putin ha allontanato l’ipotesi di attacchi contro altri Paesi europei, come Polonia e Stati Baltici: “Per quanto riguarda le accuse sul fatto che attaccheremo l’Europa dopo l’Ucraina, si tratta di una completa assurdità”. Per Putin è solo “un altro modo per ingannare la popolazione” per “farla pagare di più”.

Intanto, il direttore dell’intelligence russa è stato inviato in visita in Corea del Nord, come riporta la Tass. Dal 25 al 27 marzo, infatti, il capo del Servizio segreto straniero russo Sergei Naryshkin è andato a Pyongyang per discutere della sicurezza regionale per rafforza ulteriormente la cooperazione per affrontare “le sempre crescenti azioni di spionaggio e complotto da parte delle forze ostili”.