Oggi è il giorno degli annunci delle candidature alle elezioni europee. Ma è anche quello dei no, delle esclusioni o dei rifiuti. Per quanto riguarda la lista Stati Uniti d’Europa, il primo nome autoescluso è quello di Bobo Craxi, del Partito Socialista italiano, una delle sigle presenti nella lista di scopo. Con una nota, il figlio di Bettino, ha spiegato i motivi della sua esclusione nella corsa elettorale di giugno, con anche un pizzico di polemica.

Stati Uniti d’Europa, la polemica di Bobo Craxi

“Ho rinunciato a sottoscrivere l’accettazione di candidatura alle elezioni Europee che mi era stata offerta in rappresentanza del Partito Socialista per il collegio Nord-Ovest. Ho svolto negli anni diverse candidature di ‘servizio’ per le liste di Partito, conscio della loro improbabile eleggibilità (alla Provincia, al Comune di Roma, alla Regione dove vivo, al collegio Senatoriale, così come nell’uninominale di Palermo per la Coalizione) e mi sono messo a disposizione purché questa mia presenza fosse rilevata con il rispetto che si deve alla persona, alla storia che rappresenta e al Partito. Nell’insieme composito che rappresenta la coalizione Stati Uniti d’Europa ciò non è stato possibile“, ha detto Bobo Craxi, suggerendo alcune tensioni riguardo il suo nome in lista.

“Naturalmente sarò in prima fila a sostenere lo sforzo dei compagni e lo scopo di questa alleanza elettorale a partire dalla candidatura di Enzo Maraio nel Centro-Sud. Sarò impegnato a fianco dei compagni che si battono nelle amministrative pronto come sempre da trent’anni a questa parte a girare il nostro paese per la giusta e nobile causa del Socialismo Italiano e per la rinascita del PSI” ha concluso il 59enne.

Redazione

Autore