Sabato ci sarà la presentazione ufficiale della lista Stati Uniti d’Europa. La quadra è stata trovata sul simbolo e soprattutto sui candidati dopo una riunione di questa mattina tra i vertici delle forze in campo: da Più Europa a Italia Viva, passando per il Partito socialista italiano, i Radicali e i Libdem. La conferma è che alle elezioni europee Emma Bonino sarà candidata capolista nel Nord Ovest, come ammesso da Benedetto Della Vedova. Altro nome che molto probabilmente sarà capolista al Centro è quello di Giandomenico Caiazza, avvocato ed ex presidente dell’Unione Camere penali.

Stati Uniti d’Europa, i candidati e le liste possibili: Danti, Watson, Francesca Pascale e la moglie di Mastella

Le ufficialità ancora non ci sono ma i nomi della prossima lista Stati Uniti d’Europa cominciano a emergere: al Nord Ovest potrebbero correre Bobo Craxi, Massimo Ungaro, Maria Chiara Gadda e Lisa Noia. Al Centro, Iv potrebbe fare i nomi dell’eurodeputato Nicola Danti, Rosa Maria Di Giorgi, Gerardo Stefanelli e per i Radicali Rita Bernardini.

Nel Nord Est lo spazio potrebbe prenderselo Graham Watson, uno scozzese con cittadinanza italiana, storico avversore della Brexit e leader dell’Alde. Al Sud l’idea che piace è quella di Teresa Bellanova, ma anche quella di Sandra Lonardo, la moglie di Clemente Mastella e di Francesca Pascale, l’ex compagna di Silvio Berlusconi. Sarà candidato anche Enzo Maraio, il segretario del Psi. Nelle Isole potrebbe essere il turno di Davide Faraone, Dario Chinnici e Anita Pili.

Stati Uniti d’Europa, le dichiarazioni di Della Vedova

“Quella degli Stati Uniti d’Europa sarà una lista liberal-democratica, garantista ma soprattutto europeista, nel solco della riflessione di #Draghi sui ritardi che l’Unione deve rapidamente colmare per affrontare sfide e competizioni globali. La presenteremo sabato alle ore 11 alla Lanterna di Fuksas a Roma. Sarà una sfida che faremo al meglio, grazie anche alla generosità di Emma Bonino che si candiderà e sarà capolista”. Parole di Benedetto Della Vedova di Più Europa su X, che poi ha aggiunto: “Ho un unico rammarico, la nostra lista avrebbe dovuto raccogliere tutte le forze di Renew Europe e poi aprirsi – c’è con noi infatti anche il PSI; ma l’assenza di Azione, come è evidente, non è dipesa da noi. Sarà una campagna pancia a terra per portare nel prossimo Parlamento europeo il maggior numero possibile di parlamentari che si opporranno all’idea di un’Europa nazionalista, reazionaria e populista”.

Stati Uniti d’Europa, le parole di Emma Bonino

“La lista per gli Stati Uniti d’Europa unisce chi è federalista e chi è europeista. Ho fatto la proposta di unirsi tutti sotto questa lista. Io non ho messo alcun veto, Calenda ha messo i suoi veti e non ne fa parte. Non posso che prenderne atto. Chi vota per la lista Stati Uniti d’Europa vota per chi proporrà che Mario Draghi abbia una posizione importante in Europa. Io penso che Draghi debba fare il presidente del Consiglio europeo piuttosto che il presidente della Commissione. Penso che per ruolo e conoscenze, la Presidenza del Consiglio europeo sia meglio di presidente della Commissione. Ma c’è anche Paolo Gentiloni: un’altra energia indispensabile per l’Europa”. Così Emma Bonino è intervenuta a Metropolis su Repubblica Tv.

La posizione di Calenda: no a una lista di scopo

Carlo Calenda ha oggi presentato il programma e i candidati della lista di ‘Siamo Europei’ e alla domanda sulla differenza con la lista di Più Europa e Italia Viva ha risposto con ironia: “Lei ha visto il programma di Stati uniti d’Europa?”. “Ma la differenza non è solo questa” ha aggiunto il leader di Azione, parlando del divario tra “una alleanza politica e una lista di scopo. Noi siamo persone che hanno desiderio di lavorare insieme. Emma Bonino ha spiegato che ognuno dopo il voto andrà per conto suo” nei gruppi europei. “Quella lista non convince tanto più se emergono dubbi sulla qualità delle persone essere europeisti e dirsi europeisti sono cose diverse. Dubito che un europeista metta nella lista persone pronte a trattare con chi è stato condannato per mafia o prendere soldi da un dittatore o che si sono dichiarate sempre contro l’invio di armi all’Ucraina” ha detto Calenda. “Noi siamo l’esatto opposto”.

Redazione

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