“Quelle di Giuliano Amato su Ustica sono parole importanti che meritano attenzione. Il presidente Amato precisa però che queste parole sono frutto di personali deduzioni. Chiedo al presidente Amato di sapere se, oltre alle deduzioni, sia in possesso di elementi che permettano di tornare sulle conclusioni della magistratura e del Parlamento, e di metterli eventualmente a disposizione, perché il governo possa compiere tutti i passi eventuali e conseguenti”. Questo è quanto affermato dalla premier Giorgia Meloni, a proposito dell’intervista di Giuliano Amato a La Repubblica sulla strage di Ustica.

Secondo Giuliano Amato il Dc9 dell’Itavia precipitato vicino a Ustica il 27 giugno 1980 è stato abbattuto da un missile francese. In un’intervista a Repubblica, l’ex premier precisa: “Era scattato un piano per colpire l’aereo sul quale volava Gheddafi, ma il leader libico sfuggì alla trappola perché avvertito da Craxi. Adesso l’Eliseo può lavare l’onta che pesa su Parigi”. Ma da Parigi arriva un secco no comment: “Non abbiamo dichiarazioni da fare”.

Bobo Craxi: “Mio padre avvertì Gheddafi, ma nel 1986” E’ già scritto anche sui libri di Storia che mio padre avvertì Gheddafi che lo avrebbero bombardato. Ma nel 1986″. E’ questo che Bobo Craxi ha sottolineato su Twitter dopo le parole di Amato su Ustica.

La responsabilità della Francia secondo Giuliano Amato 

“La versione più credibile è quella della responsabilità dell’aeronautica francese, con la complicità degli americani e di chi partecipò alla guerra aerea nei nostri cieli la sera di quel 27 giugno. Si voleva fare la pelle a Gheddafi in volo su un Mig della sua aviazione. Il piano – dice ancora Amato – prevedeva di simulare una esercitazione della Nato, con molti aerei in azione, nel corso della quale sarebbe dovuto partire un missile contro il leader libico. L’esercitazione era una messinscena che avrebbe permesso di spacciare l’attentato come un incidente involontario”.

Tajani: “Questa è la versione di Amato, vedrà la magistratura” “Bisogna verificare quello che è successo, questa è la versione dell’ex presidente del Consiglio, vedremo. E’ una sua versione e non c’è da commentare – dice il vicepremier Antonio Tajani -. C’è stato un processo, non si può commentare un’intervista, vedrà la magistratura, che indagherà su quello che è successo, bisognerà fare chiarezza. Giuliano Amato è una persona che ha avuto grande importanza, ma ora è un privato cittadino”.

Redazione

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