Il New York Times riporta una serie di fonti anonime che segnalano in modo dettagliato le preoccupazioni della Casa Bianca per gli sviluppi dell’invasione russa in Ucraina. Uno dei punti più critici é la perdurante debolezza ucraina nel settore della difesa aerea. Martedì scorso nel suo incontro con Zelensky il Segretario di Stato Antony Blinken ha parlato apertamente dei ritardi delle forniture ed ammesso le responsabilità degli Stati Uniti.

Molto più opaca invece appare la situazione in Europa. I cittadini ucraini non si sono dimenticati i viaggi in treno a Kiev di Ursula Von der Layen, Olaf Sholz, Mario Draghi, Giorgia Meloni solo per citare qualche nome, ma temono che i leader europei non abbiano mantenute le loro promesse. L’unica certezza é che tutti i giorni e tutte le notti le città ucraine continuano ad essere colpite duramente dai bombardamenti russi.

Nessuno pretende di conoscere i documenti riservati del COPASIR, ma l’opinione pubblica ha il diritto di sapere se l’Italia sta offrendo (o lo farà in tempi rapidi) un supporto effettivo alla difesa aerea dell’ Ucraina.

A quanti (come Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Marco Tarquinio) si oppongono all’invio di questo tipologia di aiuti militari ricordo che i moderni sistemi di difesa aerea non sono armi di attacco, ma servono a salvare la vita della popolazione civile.

Purtroppo nel nostro paese la disinformazione russa ha fatto breccia e i giornali si sono dimenticati di raccontare ai loro lettori che con tecnologie adeguate é possibile intercettare e distruggere i missili prima che raggiungano con effetti devastanti i villaggi, gli ospedali, le scuole, le città e le infrastrutture idriche ed energetiche.

 

Marco Mayer

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