È di almeno 72 vittime il bilancio delle proteste esplose in Sudafrica nell’ultima settimana. Violenze e saccheggi stanno mettendo a ferro e fuoco il Paese. E tutto per l’arresto dell’ex presidente Jacob Zuma, condannato dalla Corte Suprema a 15 mesi di reclusione per oltraggio alla Corte. La condanna martedì 29 giugno, per non essersi presentato alle udienze di un processo per corruzione; giovedì 8 luglio l’ex presidente si è consegnato.

Le proteste sono esplose quindi una settimana fa. Zuma è ancora amato da una fetta rilevante della popolazione. La scintilla dell’arresto ha dato fuoco a una situazione già potenzialmente esplosiva per via della pandemia da coronavirus e della situazione economica e sociale del Sudafrica. Le manifestazioni sono partite dalla provincia orientale del Ka-Zulu-Natal, da dove proviene l’ex presidente, e si sono estese al Gauteng e quindi a Johannesburg.

L’attuale presidente Cyril Ramaphosa (del Congresso Nazionale Africano, lo stesso di Zuma) ha tenuto un discorso televisivo per rassicurare i sudafricani e garantire un impiego massiccio dell’esercito. Il New York Times ha stimato in decine di milioni di dollari i danni ad attività e negozi colpiti durante le proteste. Tante altre attività hanno chiuso per precauzione. La maggior parte delle morti, secondo il governo sudafricano, sono state causate dalla calca durante i saccheggi.

Zuma ha 79 anni. È stato Presidente dal 2009 al 2018. Come si accennava, è stato condannato per non essersi presentato alle udienze – tranne una volta, senza testimoniare – per un processo per corruzione. Il caso riguardava l’acquisto di armi dall’azienda francese Thales da parte del governo, nel 1999, quando Zuma era vicepresidente. L’ex presidente era accusato di aver accettato tangenti attraverso l’ex consigliere finanziario Schabir Shaik, condannato per truffa e corruzione nel 2005. Zuma si è consegnato agli agenti 40 minuti dopo che scadessero i termini dopo i quali la polizia avrebbe potuto arrestarlo. I suoi sostenitori considerano il caso puramente politico.

L’economia del Sudafrica, nel corso del 2020, si è contratta del sette per cento. Sono circa due milioni le persone sotto la soglia di povertà. Il tasso di disoccupazione, a inizio 2021, sfiorava il 33 per cento. La campagna vaccinale sta inoltre procedendo piuttosto lentamente, come d’altronde in tutto il continente africano: solo il 6,5 per cento della popolazione ha ricevuto la prima dose. Le proteste in corso in questi giorni sono considerate le più violente da quelle degli anni ’90 contro il sistema dell’Apartheid.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.