Il direttore Sallusti evoca il licenziamento
Tommaso Montesano, la sparata negazionista del giornalista figlio di Enrico: “Bare di Bergamo come il lago della Duchessa nel caso Moro”

Il complottismo costa caro a Tommaso Montesano, giornalista del quotidiano Libero e figlio dell’attore Enrico, ‘voce’ della galassia No Vax e No Green pass in Italia.
Il giornalista del giornale diretto da Alessandro Sallusti rischia infatti il licenziamento, come reso noto stamane dallo stesso numero uno del quotidiano: “In merito alle vergognose parole del giornalista di Libero Tommaso Montesano sui morti di Covid a Bergamo ho chiesto all’azienda di valutate se esistono presupposti per il licenziamento per colpa grave e, comunque nell’attesa, la sospensione immediata di Montesano”, ha spiegato all’AdnKronos Sallusti.
Anche il Cdr di Libero, il comitato di redazione, si è dissociato da Montesano e dai suoi interventi in cui “nega una correlazione tra la foto simbolo delle bare di Bergamo e il Covid”. Comitato di redazione che “si scusa con le famiglie delle decine di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa della pandemia” perché “si possono avere le idee più diverse su vaccini e Green pass, ma le teorie negazioniste sono quanto di più lontano dai valori dei giornalisti di Libero”.
Il tweet negazionista
Per capire la ‘rivolta’ dei colleghi di Montesano bisognare fare un passo indietro e tornare alla giornata di martedì 8 febbraio, quando il giornalista di Libero posta su Twitter queste parole: “Le bare di #Bergamo stanno al #COVID19 come il lago della Duchessa sta al sequestro #Moro”.
Il senso del messaggio è evidente: Montesano segue infatti la scia complottista di chi nega la tragedia del Covid-19, che la sera del 18 marzo 2020 portò i mezzi militari a sfilare per le strade di Bergamo trasportando le bare sotto agli occhi impotenti e attoniti dei cittadini. In quei giorni infatti la camera mortuaria non riusciva ad accogliere tutti i feretri dei deceduti e le pompe funebri locali erano in grossa difficoltà.
Montesano paragona il tutto a un famoso caso di cronaca: quello del falso comunicato delle Brigate rosse durante il sequestro di Aldo Moro, quando le ricerche del leader della Democrazia Cristiana vennero depistate portando gli inquirenti a cercare il suo cadavere nei fondali del lago della Duchessa, in provincia di Rieti.
Come evidenziato da David Puente su Open, le idee di Montesano sulla pandemia erano già note. Lo si capisce da un altro tweet del giornalista del 28 luglio 2020, uno scambio di opinioni con Brunella Bolloli, collega di Montesano a Libero.
“A posteriori, la parata dei camion dell’Esercito con le bare di #Bergamo insospettisce. Mai più ripetuta, effettuata di notte, con tutti quei mezzi che si sarebbero potuti muovere alla spicciolata. Si è VOLUTO fare così, con evidenza teatrale, per terrorizzare. #COVID19 #Bocelli”, scriveva il figlio di Enrico Montesano, rivendicando di essere “un negazionista”.
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