Il comitato tecnico scientifico ha bocciato la possibilità di tornare in classe per l’ultimo giorno di scuola. La proposta era stata lanciata dalla viceministra all’Istruzione Anna Ascani e riguardava in particolare i ragazzi che stavano per finire un ciclo scolastico, quindi elementare e terza media.

Per il Cts, coordinato da Agostino Miozzo, erano troppe le complicazioni per gestire il distanziamento tra studenti in un momento in cui il contagio è ancora forte, in particolare in alcune regioni d’Italia.

Per il viceministro Ascani però la questione non è ancora finita. “Il CTS ha detto che l’ultimo giorno di scuola non si può fare ‘in classe’. Ed io su ‘Repubblica’ avevo detto ‘almeno all’aperto si può’. Lavoriamo per permetterlo quindi all’aperto, in sicurezza. Non si può negare a bambini e ragazzi delle classi terminali questa possibilità”, scrive su Twitter la Ascani.

“In un primo momento il Comitato tecnico scientifico aveva detto no anche ai centri estivi. Poi si è trovato il modo di organizzarli in sicurezza. Dobbiamo fare lo stesso per l’ultimo giorno di scuola”, aggiunge su Facebook.

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha invece assicurato che a settembre “senz’altro le scuole riapriranno”. “Anch’io sono padre di due bambini che vogliono abbracciare i loro compagni e la loro maestra. Ma abbiamo dovuto fare delle scelte. Stiamo lavorando per una ripartenza in massima sicurezza”, ha spiegato il ministro, che sull’ipotesi di uno slittamento per i licei ha precisato che “riapriranno sicuramente per tutti”.

 

 

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