Ingressi scaglionati, mascherine obbligatorie tranne che nelle scuole materne, mense in cui varranno le stesse regole di sicurezza adottate dai ristoranti. Sono solo alcuni dei punti e delle misure di sicurezza che sta valutando il Comitato scientifico al lavoro col Ministero dell’Istruzione per il ritorno in classe a settembre degli studenti italiani.

LE PROTESTE – Mentre nella giornata di sabato decine di piazze in Italia hanno visto genitori e docenti scendere in strada per protestare pacificamente, chiedendo che a settembre si torni alle lezioni in presenza, gli esperti che collaborano col Miur e con la ministra Lucia Azzolina stanno studiando le soluzioni da portare sul tavolo del governo da domani, 25 maggio.

DISTANZA E MASCHERINE – La parola d’ordine resta una: la distanza. Ogni scuola, primaria o secondaria, dovrà garantire una distanza di almeno due metri tra i banchi. Stando a quanto emerso dal documento del Comitato scientifico, le mascherine saranno obbligatorie per studenti e docenti in tutte le scuole tranne quelle dell’infanzia. Durante le interrogazioni sarà possibile abbassarle, ma in quel caso la distanza tra studente e insegnante dovrà essere di due metri.

GUANTI E INGRESSI – Nessuna obbligatorietà invece per i guanti, ma dovrà essere garantita una costante igienizzazione. Altro punto chiave sono gli ingressi nelle scuole, che dovranno essere scaglionati ogni mezz’ora con entrare a piccoli gruppi.

DIDATTICA A DISTANZA – La didattica a distanza, tema di scontro come emerso dalle proteste di ieri, non sarà messa in soffitta. Al momento non vi sono chiare indicazioni, la stessa ministra Azzolina soltanto poche settimane fa aveva annunciato che metà degli studenti avrebbe seguito le lezioni da remoto e l’altra metà in classe, idea che però non ha avuto seguito.

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