La compagnia di bandiera farà il suo ultimo volo dopo 74 anni di storia. Decollerà da Cagliari alle 22.05 e atterrerà all’aeroporto di Roma Fiumicino alle 23:10. Da venerdì 15 ottobre il suo posto sarà preso almeno in parte da Italia Trasporto Aereo (Ita), la nuova società pubblica di proprietà del ministero dell’Economia e delle Finanze la cui costituzione è arrivata dopo una una complessa operazione di ristrutturazione aziendale pensata con l’obiettivo di mettere fine alla crisi in cui Alitalia si trovava da trent’anni. Il volo inaugurale partirà a meno di sette ore dall’ultimo di Alitalia, ovvero alle 6.20 da Milano Linate, diretto a Bari.

Il passaggio è però stato molto travagliato. La nuova compagnia avrà meno asset e gestirà meno tratte, e ci sono ancora numerose questioni da risolvere a proposito dei dipendenti di Alitalia e anche dei molti servizi offerti dalla vecchia compagnia. La nascita di Ita è il frutto dell’unione tra il governo italiano e la Commissione Europea che prevede che tra vecchia compagnia e la nuova ci sia una “totale discontinuità economica”. Ita quindi ha dovuto cominciare quasi da zero e ottenere tramite gare pubbliche la gestione dei servizi della vecchia Alitalia, come la manutenzione, il marchio e i servizi a terra, ma significa al tempo stesso che non erediterà i debiti della vecchia azienda.

Ancora persistono però molti legami tra le due società. Il primo volo di Ita avrà come codice AZ1637, dove AZ è la sigla che contraddistingue i voli di Alitalia. Il primo volo avrà una livrea celebrativa con la scritta ‘Born in 2021’ (Nati nel 2021), ma è probabile che tutti gli altri aerei avranno la stessa livrea dei vecchi aerei Alitalia, così come anche le divise del personale di terra di volo. I manager di Ita hanno volato molto basso e prevedono una ripresa del mercato solo nella primavera del 2022. In attesa di quella fiammata, al momento porteranno Ita in appena 16 aeroporti italiani (senza Firenze), in 20 tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente, in due intercontinentali (New York e Tokyo), con una flotta di 52 velivoli.

Ita quindi esordirà con un perimetro d’azione più limitato rispetto a Alitalia sospinta però da una prima ripresa del turismo. Il sito per ora funziona in modalità provvisoria ed è labirintico e macchinoso tanto che alcune agenzie di viaggio non sono neanche riuscite a vendere i biglietti consigliando ai potenziali clienti di Ita di comprarli in aeroporto. Fino all’ultimo momento, Ita ha cercato di comprare il marchio Alitalia dai commissari straordinari della ormai ex compagnia.

La trattativa diretta continuerà e i commissari lo hanno proposto a 290 milioni, con il solo risultato di mandare deserte le aste. Ita lo quota 50 milioni confidando sulle difficoltà economiche di Alitalia, dove solo ieri i commissari sono riusciti a pagare ai dipendenti la seconda metà degli stipendi di settembre. In attesa di una schiarita. Ita ha vestito a festa uno solo dei suoi 52 aerei. Tutti gli altri sono in arrivo da Alitalia e ne conservano il marchio sulle carlinghe.

Riccardo Annibali

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