Quattro gli agenti feriti
Caos Alitalia, lavoratori bloccano la Roma-Fiumicino: scontri con la polizia
Si infiamma la protesta dei lavoratori di Alitalia, alimentata dallo sciopero del trasporto aereo proclamato da tutte le sigle sindacali. Da questa mattina, migliaia di lavoratori della compagnia aerea hanno manifestato all’altezza del Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, a Fiumicino, sfondando anche i cordone della polizia. Tafferugli e scontri, con il bilancio di quattro agenti lievemente feriti. Per attenuare la tensione, la polizia e i finanzieri presenti si sono tolti il casco sollecitati dai manifestati, con cui sembra si sia instaurato un clima di collaborazione.
La Questura rassicura: non ci sono state cariche ai lavoratori Alitalia. Ma sostiene che ci sono stati “attimi di tensione quando i manifestanti, circa duemila, hanno forzato il cordone delle forze dell’ordine per raggiungere l’autostrada“.
Gli addetti allo scalo, seppur in possesso del tesserino aeroportuale, non possono accedere ai terminal se non in servizio. Le forze dell’ordine vogliono evitare che la protesta si sposti all’interno dell’aeroporto Leonardo da Vinci: infatti, il corteo dei lavoratori di Alitalia ha ostacolato il traffico in direzione dell’aeroporto romano “Leonardo Da Vinci”.
Una parte dei manifestanti della compagnia aerea, dopo essere passati davanti al terminal dell’aeroporto di Fiumicino, si sono diretti verso l’autostrada Roma-Fiumicino, che è ora chiusa al traffico.
Il motivo della protesta
Il sindacato Usb riferisce che sono circa 50 mila i lavoratori che stanno protestando: “alla mobilitazione contro il vergognoso piano industriale Ita, supportato da un governo capace di mettere la mordacchia al Parlamento, partecipano delegazioni di altre vertenze in atto, come Gkn, ex Ilva, Atitech e i portuali di Genova e Livorno – spiega il sindacato -. Dopo gli interventi davanti all’aerostazione, i lavoratori si sono mossi in corteo verso l’autostrada Roma-Fiumicino, raggiunta nonostante le manganellate delle forze dell’ordine, bloccando il traffico verso l’aeroporto. I lavoratori Alitalia sono determinati a portare avanti la lotta fino a che Altavilla e il governo non ritireranno e ridiscuteranno lo scandaloso piano industriale presentato in ossequio ai voleri di Bruxelles e alla dottrina ultraliberista di Draghi, non a caso omaggiato con una standing ovation dall’assemblea di Confindustria“.
Il sindacato si pone a difesa dei lavoratori, che, sostiene, non li lascerà mai soli. E chiede “con fermezza la tutela dei contratti e dei diritti, a partire dal pagamento integrale degli stipendi“. Infine il sindacato evidenzia la sua posizione, contraria ad Altavilla e al suo piano che “altro non è se non un esperimento sociale fatto da un’azienda interamente pubblica per smantellare le residue tutele del lavoro“, sostiene la sigla sindacale.
La gestione dello scalo aeroportuale
Per permettere ai passeggeri in arrivo da Roma bloccati sull’autostrada all’altezza del tratto finale che collega la capitale con l’aeroporto di Fiumicino, la società Aeroporti di Roma ha attivato quattro navette che fanno la spola tra i terminal e la carreggiata interessata dalla protesta dei manifestanti. Passando attraverso l’unico “varco” disponibile, reso possibile grazie all’unica corsia al momento libera, i bus raggiungono i passeggeri che, una volta scesi dalle auto guidate dagli accompagnatori, salgono quindi a bordo delle navette per raggiungere le aerostazioni.
Per chi invece è diretto nella capitale, la strada percorribile è al momento la sola via Portuense. Come mezzi di trasporto alternativi, ci sono anche i treni Leonardo express, fino a Termini, e i metropolitani che effettuano fermate intermedie a Ostiense e Tiburtina collegate con la capitale attraverso la linea metropolitana.
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