Un compromesso sul blocco dei licenziamenti, in scadenza il 30 giugno. Il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi martedì 29 giugno per prorogare il divieto per i settori in crisi come abbigliamento, pelletteria e tessile.

Sarebbe questa dunque la mediazione tra i fronti opposti, da una parte Confindustria e centrodestra, dall’altra sindacati e Partito Democratico più Movimento 5 Stelle. Il nuovo rinvio dei licenziamenti sarà ‘accompagnato’ da altre settimane di Cig Covid coperta dallo Stato: il provvedimento che verrà introdotto dall’esecutivo però non varrà per le altre grandi aziende, che potranno tornare a licenziare dal primo luglio, mentre per le piccolo se ne riparlerà da novembre.

Il nuovo decreto arriverebbe dopo il caso della norma inserita del Sostegni bis dal ministro del Lavoro Andrea Orlando e poi cancellata dal premier Mario Draghi su pressioni di Confindustria e centrodestra: una norma che prevedeva l’estensione del blocco dei licenziamenti al 28 agosto per le aziende che avessero usato la Cig Covid nel mese di giugno.

Il nuovo decreto che arriverà in CdM martedì 29 giugno approverà anche il nuovo decreto legge sullo stop alle cartelle esattoriali altrimenti pronte a ripartire dal primo luglio. Anche in questo caso si tratta di una corsa contro il tempo per varare una proroga in vista della notifica di atti e ingiunzioni che altrimenti ripartirebbero da luglio.

Secondo quanto riporta l’AdnKronos il provvedimento non presenterebbe criticità visto che si muove sul solco delle altre proroghe attivate dagli inizi della pandemia del Covid nel marzo 2020, e sul fronte delle coperture verrebbero usati i ‘risparmi’ dei precedenti ristori per un valore superiore a 2 miliardi o oltre. In questa sede dovrebbero arrivare anche le norme per la proroga dei termini di ripresa dei pagamenti delle 16 rate ad oggi sospese della rottamazione.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.