I bambini tra i 5 anni e gli 11 anni potrebbero poter ricevere il vaccino contro il Covid-19 già a partire da lunedì 29 novembre. A dirlo oggi ai microfoni di SkyTg24 è Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco e membro del Comitato tecnico scientifico.

Una possibilità dovuta alla decisione dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, che potrebbe essere anticipata “tra oggi e domani” e in anticipo quindi rispetto alla data prevista del 29 novembre. Se la decisione dell’Ema arriverà entro dopodomani, ha infatti ipotizzato Palù, “da lunedì potremmo avere in Italia il vaccino per i bambini“.

Ma non solo. Secondo Palù non è escluso l’obbligo del vaccino anti-Covid in questa fascia d’età. Una valutazione che in ogni caso “verrà fatta progressivamente, ponderata con rischi e benefici”. I dati dell’epidemia, ha spiegato il numero uno dell’Aifa, “ci stanno dicendo che la categoria 5-11 anni è quella che presenta il maggior numero di casi incidenti”.

Il quadro sta cambiando e anche i bambini sono ricoverati e non hanno patologie concomitanti, il rischio dell’infezione sta diventano molto superiore al rischio del vaccino che negli studi non esiste”, ha aggiunto Palù.

Il presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco evidenzia infatti che in Italia “c’è una crescita del contagio, ma l’andamento non è esponenziale come l’anno scorso. Alcune regioni stanno però superando le soglie critiche in quanto a ricoveri, bisogna guardare con attenzione ai prossimi giorni”.

LA ‘REPLICA’ DI SILERI – Alle parole di Palù, sempre su Sky, ha risposto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. Ospite di ‘Timeline’ l’esponente del Movimento 5 Stelle pur confermando che sul vaccino ai bambini “è verosimile che la decisione venga anticipata di uno o 2 giorni rispetto a quello che s’era detto, cioé il 29 novembre“, per gli stessi “non è previsto  Green Pass o obbligo“.

Sileri ha aggiunto di non credere in un prossimo arrivo dell’obbligo generalizzato “perché al momento non ce n’è bisogno. La dose booster, che arriverà a riguardare tutte le fasce d’età, è una possibilità che viene offerta alla popolazione, per le categorie che hanno già l’obbligo anche la terza dose dovrebbe essere obbligatoria“.

 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia