Si riuniscono oggi la cabina di regia e il Consiglio dei ministri per decidere le nuove misure di contrasto alla pandemia: al centro del tavolo, se ne parla da settimane, il cosiddetto Super Green Pass, una certificazione verde potenziata che permetterà solo ai vaccinati e ai guariti di ottenere il pass e di frequentare le attività sociali, ricreative e culturali. Pressing sul governo da parte di molti Presidenti (soprattutto governatori di centrodestra) affinché il decreto entri in vigore già a partire da lunedì 29 novembre. Al massimo partirà il prossimo 6 dicembre.

Al vaglio anche l’obbligo vaccinale per le forze dell’ordine, il personale scolastico e i dipendenti che lavorano allo sportello della pubblica amministrazione. Si valuta anche la reintroduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto. L’obiettivo della cabina di regia è evitare la chiusura delle attività e contenere la diffusione del virus. La risalita della curva epidemiologica è evidente in Italia, che resta comunque meno colpita della maggior parte dei paesi in Europa ​​​​​​​- dove secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) si rischia di arrivare a 2 milioni di vittime totali di covid-19 entro marzo del 2022.

La ratio del provvedimento è: senza il Super Green Pass si andrebbe incontro a nuove limitazioni per tutti gli italiani. Si sta valutando se adottare tali limitazioni in tutto il il Paese, a prescindere dalla situazione epidemiologica, senza limiti oppure a partire dalla fascia di rischio Gialla. Secondo quanto scrive Il Corriere della Sera in un lungo articolo di anticipazioni il Presidente del Consiglio Mario Draghi sarebbe più propenso per un sistema che tenga conto della gradualità: e quindi a partire dalla Zona Gialla.

Sempre secondo quanto riporta il quotidiano per andare a lavorare basterà un tampone, molecolare o antigenico, negativo. Il Super Green Pass impedirebbe ai non vaccinati di frequentare bar, ristoranti, cinema, teatri, stadi e palazzetti sportivi, piscine e palestre, impianti sciistici, discoteche e sale gioco. La certificazione potrebbe essere imposta anche ai clienti degli alberghi. Discoteche chiuse, a quanto trapela, in Zona Gialla. Potrebbero restare aperte con l’adozione del Super Green Pass: la decisione è al vaglio.

La validità del Pass dovrebbe passare da 12 a nove mesi. La tempistica per la terza dose, come indicato da una circolare del ministero della Salute, è passata cinque mesi dopo la seconda dose di richiamo. Il via libera al richiamo per tutti dovrebbe entrare nel decreto come l’obbligo alla terza dose per sanitari e lavoratori delle Rsa. Chi non si è vaccinato potrebbe non accedere a bar, ristoranti, cinema, stadi, palestre e, in generale, altre attività ricreative così come dovrebbe essere entrare in vigore l’obbligo di certificazione per accedere ad alberghi e mezzi di trasporto pubblico a media percorrenza. Draghi sarebbe contrario, per ragioni giuridiche e politiche, all’obbligo vaccinale – tema del quale pure si sta discutendo ma più sottotraccia. Il Comitato tecnico scientifico si riunisce oggi alle 13:00.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.