“Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in India. I residenti in Italia potranno rientrare con tampone in partenza e all’arrivo e con obbligo di quarantena“. E’ quanto annuncia il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Chiunque sia stato in India negli ultimi 14 giorni e si trovi già nel nostro Paese è tenuto a sottoporsi a tampone contattando i dipartimenti di prevenzione. I nostri scienziati sono al lavoro per studiare la nuova variante indiana. Non possiamo abbassare la guardia. Venerdì è stato il giorno record per casi a livello mondiale con 893.000 positivi di cui 346.000 proprio in India“.

In India, che ha oltre un miliardo e 300mila abitanti, per il quarto giorno di fila sono stati registrati più di 300mila nuovi casi di coronavirus. I casi delle ultime 24 ore sfiorano i 350 mila: 349.691. I decessi sono 2.767. I numeri del bollettino odierno del ministero della Sanità portano il totale dei contagi vicino a 17 milioni, 16.960.172, e quello delle vittime sopra le 190mila: 192.311.

La maggior parte delle nuove infezioni riguarda lo Stato del Maharashtra, con 67.160. Seguono l’Uttar Pradesh con 37.944 e il Karnataka con 29.438. La crisi è grave anche a Nuova Delhi, con 24.103 nuovi casi e un tasso di positività superiore al 36 per cento. L’India è al secondo posto al mondo per contagi dopo gli Stati Uniti e al quarto posto al mondo per decessi, dopo Usa, Brasile e Messico. Il 16 gennaio è iniziata la campagna di vaccinazione e finora sono state effettuate oltre 140 milioni di somministrazioni.

La nuova variante indiana

La variante indiana è stata individuata nel Maharashtra e identificata come B.1.617, a due mutazioni (E484Q e L425R), che è stata scoperta per la prima volta a ottobre e ora si trova in più della metà dei campioni sequenziati dello Stato. A ciò si aggiunge un’ulteriore variante, la B.1.618, emersa nel Bengala Occidentale, che presenta anche una terza mutazione (D614G). Secondo il Centro nazionale per il controllo delle malattie (Ncdc) è la variante inglese (B.1.1.7) quella più diffusa nel Paese, mentre quella sudafricana (B.1.351) si trova principalmente nel Bengala Occidentale.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.