L'Ue raccomanda "massima allerta"
Variante sudafricana, primo caso in Europa: in Belgio positiva una donna di ritorno dall’Egitto

La nuova variante Covid-19 è arrivata in Europa. Il primo caso della variante sudafricana è stato confermato in Belgio.
Secondo quanto riferito dal ministro della Salute belga Frank Vandenbroucke, il primo caso della variante B.1.1.529, chiamata la variante Nu, è una donna risultata positiva, sintomatica, dopo un viaggio in Egitto con scalo in Turchia. Secondo quanto ha reso noto il policlinico dell’Università Uz Leuven si tratta di una giovane adulta non vaccinata che ha manifestato i sintomi 11 giorni dopo il rientro dall’Egitto.
Il quadro è difficile nel Paese e il governo corre ai ripari. Il Belgio ha annunciato oggi nuove misure di contenimento della pandemia, con la chiusura dei locali notturni e la riduzione degli orari di apertura per ristoranti e bar, oltre ai mercatini di Natale. I luoghi di ristorazione potranno rimanere aperti fino alle ore 23.
“La situazione attuale ci rende più pessimisti dello scenario più negativo” fatto in precedenza, ha detto il primo ministro belga Alexander De Croo a RTBF per giustificare le nuove restrizioni. Il premier non ha però commentato sulla possibili ulteriori misure restrittive in previsione delle festività.
Anche in Israele, che ha sospeso i viaggi da e per il Sudafrica, ha registrato il primo caso della nuova variante sudafricana del Covid-19. Come riporta il Jerusalem Post, a essere contagiato è stato un uomo tornato arrivato nel Paese mediorientale dal Malawi. Sotto osservazione ci sono altri due casi, che potrebbero essere ricondotti alla nuova variante B.1.1.529: sono stati sequenziati geneticamente e ora le autorità sanitarie sono in attesa dei risultati.
Il freno di emergenza
Dopo che diversi Paesi hanno deciso di sospendere i voli dall’Africa meridionale a seguito della segnalazione della variante B.1.1.529, che desta preoccupazioni per le sue molteplici mutazioni, anche l’Ue corre ai ripari.
La Commissione Europea ha raccomandato ai paesi dell’Ue di introdurre un “freno di emergenza” sui viaggi dall’Africa meridionale, in risposta alla nuova variante del coronavirus che è stata rilevata per la prima volta in Sudafrica.
La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sostiene che la misura aiuterà a “limitare la diffusione” della variante, raccomandando di sospendere tutti i viaggi aerei verso i Paesi colpiti. La sospensione dei voli durerà “fino a quando non avremo una chiara comprensione del pericolo di questa nuova variante”, ha detto la numero uno della Commissione. Inoltre, i viaggiatori di ritorno dalla regione dovrebbero “rispettare le rigide regole di quarantena”, ha aggiunto Von der Leyen.
Von der Leyen ha ribadito l’alta attenzione della Commissione sul caso, perché “le mutazioni possono portare a una diffusione in tutti il mondo in pochi mesi”. La presidente ha poi invitato tutti i Paesi dell’Ue ad agire con rapidità, in modo deciso e unito.
Regno Unito, India, Israele, Giappone, Italia, Spagna, Germania e Repubblica Ceca sono alcuni dei Paesi che hanno già imposto restrizioni ai voli con diversi Paesi africani, fra cui il Sudafrica, la Namibia, il Botswana, il Mozambico e la Zambia.
L’attesa dell’Oms
La nuova variante desta forte preoccupazione, ma l’Organizzazione mondiale della Sanità stima che ci vorranno ancora alcune settimane per comprenderne il livello di trasmissibilità e virulenza e quanto siano efficaci i vaccini e le terapie esistenti. Gli esperti dell’Oms, responsabili del monitoraggio degli sviluppi del virus Covid, si sono riuniti oggi a Ginevra per stabilire se la variante debba essere classificata come “preoccupante” o “da monitorare”.
Per l’Oms, le misure “base” come l’uso della mascherina, la ventilazione degli ambienti, le distanze e l’igiene delle mani restano le più importanti contro i contagi.
L’Oms sta lavorando in stretto contatto con i ricercatori sudafricani. Nel frattempo, l’agenzia di stampa governativa del Sudafrica via Twitter ha fatto sapere che il presidente Cyril Ramaphosa convocherà una riunione del Consiglio nazionale di comando per il coronavirus questa domenica. L’organo valuterà gli sviluppi della pandemia e la nuova variante scoperta a livello locale.
Oltre 100 sequenze
La nuova variante del Coronavirus che minaccia il mondo ha una insolita frequenza di mutazioni: secondo Christian Lindmeier, portavoce dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono 100 le sequenze rilevate finora. Questa caratteristica preoccupa perché aumentano le probabilità che il virus possa aggirare la risposta del sistema immunitario, hanno avvertito gli scienziati.
In un briefing, Maria Van Kerkhove, responsabile dell’unità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dedicata al Covid-19, ha spiegato che “non sappiamo molto di questa variante ancora. L’unica cosa che sappiamo che ha un alto numero di mutazioni. E la preoccupazione è che quando ci sono così tante mutazioni ci può essere un impatto sul modo in cui il virus si comporta”.
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