A causa di uno stormo di gabbiani posizionato in testa alla pista, l’aeroporto Marco Polo di Venezia è stato chiuso dalle 9.54 alle 10.45, in accordo con Enav, e alcuni voli sono stati indirizzati su altri scali, quali Verona, Trieste, Milano. Lo scalo è tornato regolarmente operativo alle 11.20. Tra i voli che sono stati dirottati vi è anche quello da Roma su Venezia con a bordo il Presidente del Veneto Luca Zaia. Dopo essere rimasto a sorvolare la posta per alcuni minuti l’aereo con il Governatore è stato dirottato su Trieste.

Quando si è constatato il problema, fa sapere Save, la società di gestione dello scalo, “sono partite le usuali attività necessarie a garantire la piena sicurezza per passeggeri e operatori”. Allo scopo di allontanare lo stormo, “sono stati utilizzati tutti gli strumenti previsti, tra cui il falco comandato dal falconiere e i dissuasori acustici – sottolinea Save – Si tratta di strumenti rispettosi della fauna in grado di garantire al tempo stesso la sicurezza“. L’aeroporto è tornato regolarmente operativo alle ore 11.20.

Cos’è il bird strike

Il bird strike è parte dell’insieme dei wildlife strike, ovvero gli impatti con animali selvatici che possono causare un incidente aereo. Secondo l’Enac, sono stati 2.168 nel 2022 i casi di wildlife strike solo in Italia. Il bird strike potrebbe essere tra le ipotesi che riguardano le cause dell’incidente avvenuto all’aeroporto di Torino-Caselle sabato 16 settembre e che ha coinvolto il velivolo, un Aermacchi Mb-339, in posizione Pony 4 nella formazione delle Frecce tricolori. Nell’impatto ha perso la vita anche una bambina di 5 anni, che si trovava a bordo dell’automobile mentre era di passaggio insieme alla sua famiglia. I genitori e il fratello sono rimasti feriti, mentre per la piccola non c’è stato nulla da fare.

 

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