Un’ora e mezza di vertice, quello di oggi tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo russo Vladimir Putin. L’incontro si è tenuto ad Astana, in Kazakistan, a margine della Conferenza sulle misure di interazione e rafforzamento della fiducia in Asia (Cica). Diversi sono stati i temi trattati dai due presidenti, dal grano al gas, ma il grande assente è stata la guerra in Ucraina. Come sottolineato dal portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, i due non hanno discusso del conflitto.

Al centro dell’incontro la questione del grano e il rafforzamento dell’accordo tra Mosca e Ankara, stipulato a luglio scorso con la mediazione dell’Onu. “Mi auguro che grano e fertilizzanti russi saranno esportati attraverso Istanbul”, ha dichiarato Erdogan, che ha aggiunto: “Siamo determinati a mantenere e rafforzare l’accordo di Istanbul, che ha sbloccato l’esportazione di grano dall’Ucraina, e a trasportare il grano e i fertilizzanti russi ai Paesi in via di sviluppo attraverso la Turchia”. “I passi che Turchia e Russia prenderanno in questa direzione disturberanno alcuni circoli ma nello stesso tempo renderanno felici i Paesi meno sviluppati”, ha concluso il presidente turco.

Altro tema centrale la possibilità di costruire un sistema di gasdotti in Turchia con lo scopo di vendere gas ad altri Paesi, anche quelli europei. “Il potenziale hub del gas in Turchia può essere la piattaforma per determinarne i prezzi. Questi prezzi sono alle stelle ora e potremmo regolarli con sicurezza a un livello di mercato normale senza alcuna politicizzazione”, ha dichiarato Putin, come riferisce l’agenzia russa Tass. Alla Turchia arriva “la piena la fornitura di gas perché si è rivelato il partner più affidabile”, ha aggiunto il leader del Cremlino, spiegando che la fornitura energetica russa alla Turchia “è in linea con le richieste e potrebbe essere aumentata”. Secondo quanto riporta il portavoce di Mosca, Dimitri Peskov, l’idea è stata accolta con favore dal presidente turco Erdogan.

I due presidenti hanno invece taciuto sulla guerra in Ucraina, come riportato dallo stesso Peskov. Tema che invece ci si aspettava fosse trattato dato il ruolo di mediatore che Ankara ha cercato di intraprendere dall’inizio del conflitto. “Ci aspettiamo una loro mediazione. Se ci saranno contatti (tra Russia e Ucraina), questi avranno luogo sul territorio turco. Probabilmente Erdogan proporrà qualcosa ufficialmente”, aveva dichiarato ieri il consigliere diplomatico Yuri Ushakov. A fargli eco era stato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente Erdogan: “Vogliamo tenere la porta della diplomazia aperta. Quelli che credono che non ci sia più terreno per la diplomazia spesso hanno torto”.