Il direttore della CIA Bill Burns si è recato segretamente in Cina il mese scorso, secondo quanto è stato rivelato dal Financial Times nella serata, nel quadro degli sforzi compiuti dagli Stati Uniti per ristabilire le relazioni con Pechino dopo un anno di forti tensioni.

La visita di Burns arriva mentre gli Stati Uniti hanno ripetutamente segnalato che Washington sta cercando di ridurre le tensioni con Pechino, in particolare dopo l’incidente del pallone spia all’inizio di quest’anno, che ha infiammato le relazioni bilaterali e ha fatto sì che il Segretario di Stato Antony Blinken rinviasse un viaggio previsto in Cina.

Burns avrebbe incontrato le controparti cinesi sottolineando l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione nei canali di intelligence. Il viaggio di Burns è la visita di più alto livello effettuata finora da un funzionario statunitense: sullo sfondo forse la questione Ucraina, forse la spinosa vicenda di Taiwan, forse una questione più delicata relativa alle operazioni di intelligence dei due Paesi.

Nelle ultime settimane altri funzionari statunitensi si sono incontrati con funzionari cinesi. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha incontrato l’alto funzionario cinese Wang Yi a Vienna per colloqui “sinceri” e “costruttivi” a metà maggio. Il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo e il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Katherine Tai hanno incontrato il Ministro del Commercio cinese Wang Wentao la scorsa settimana.

Il presidente Biden in passato ha chiesto più volte al direttore della CIA di condurre missioni delicate, in patria e all’estero: basti ricordare che nel novembre 2021 Burns si recò a Mosca per avvertire i funzionari russi di non invadere l’Ucraina.

Il mese scorso Biden ha detto di aspettarsi un imminente “disgelo” nelle relazioni, senza fornire alcun dettaglio, anche se Burns si è recato in Cina prima che Biden facesse questo commento al vertice del G7 a Hiroshima.

Redazione

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