Dovrà reggere alla prova dei fatti, ovvero al momento del voto, ma tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle ci sarebbe un accordo di spartizione delle ‘poltrone’ destinate da prassi all’opposizione: quella di presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, e di presidente della Commissione di vigilanza Rai.

Al Comitato che esercita il controllo parlamentare sull’operato dei servizi segreti italiani sembra essere destinato Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa Dem ma soprattutto esponente di spicco della corrente di ‘Base Riformista’, quella composta dagli ex renziani del partito.

L’elezione del prossimo presidente del Copasir è fissata per la giornata di domani, mercoledì 30 novembre, alle ore. La vice presidente della Camera, Anna Ascani, lo ha annunciato in apertura dei lavori dell’Aula di Montecitorio, convocata sulle mozioni riguardanti il conflitto ucraino tra Kiev e Mosca.

Un profilo, quello di Guerini, che troverebbe il via libera di Giuseppe Conte. Lo sottolinea in un retroscena l’Agi, citando fonti parlamentari, che evidenziano come il leader dei 5 Stelle sarebbe più incline a far votare l’ex ministro della Difesa rispetto a Enrico Borghi, altro esponente Dem in ballo per il ruolo di presidente del Copasir che al Comitato ha dedicato gli ultimi cinque anni di esperienza sul campo. Pare sfumata orma la ‘pista’ che porta al Copasir l’ex magistrato Roberto Scarpinato, pupillo di Conte che lo ha candidato nel suo ‘listino bloccato’.

L’accordo tra Partito Democratico e pentastellati troverebbe poi una seconda sponda sulla partita della vigilanza Rai, che interessa ai grillini. Il nome da spendere sarebbe quello di Riccardo Ricciardi, deputato e vice presidente del Movimento, ma il suo è un profilo divisivo che deve trovare i voti per l’elezione anche nel centrodestra. Per questo in casa 5 Stelle è pronta anche una possibile alternativa che risponde al nome di Chiara Appendino, l’ex sindaco di Torino già in passato accostata alla Vigilanza.

In questo scenario il Terzo Polo rischia di “non toccar palla”. Fonti di Azione e Italia Viva spiegano all’Agi che l’accordo “se c’è, se lo sono fatti Pd e M5s da soli, noi non ne sappiamo nulla”. Non è un mistero che il partito di Matteo Renzi sia particolarmente interessato alla poltrona di presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ruolo in cui potrebbe essere piazzata l’ex ministro ed ex capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia